Krano presenta
“Ti”
primo brano dalla colonna sonora
originale che ha scritto per il film
“Le Città di Pianura”
di Francesco Sossai
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Marco Spigariol in arte Krano presenta “Ti”, brano contenuto nella colonna sonora originale del film di Francesco Sossai “Le Città di Pianura”, prodotto da Vivo film con Rai Cinema in coproduzione con Maze Pictures, composta dal cantautore psichedelico veneto.
La pellicola, presentata in concorso a Cannes 2025 (sezione Un Certain Regard), è stata acclamata come un piccolo gioiellino dalla stampa internazionale e racconta una storia ambientata nel Veneto “profondo”, un road-movie che attraversa un territorio in grande trasformazione interpretato da Filippo Scotti – esordiente in “È stata la mano di Dio” di Sorrentino – Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla (Il Teatro degli Orrori), Andrea Pennacchi e Roberto Citran.

Una scena dal film “Le Città di Pianura”
La colonna sonora del film composta da Krano – in uscita per Maple Death Records il prossimo autunno – prosegue il suo personalissimo viaggio da outsider totale, ma al contempo figura di riferimento per l’underground europeo. Una colonna sonora che unisce la desolazione del Piave e la nebbia della laguna con il folk stralunato e rarefatto che ha da sempre contraddistinto l’autore.
Nel 2016 il suo lost-album “Requiescat In Plavem”, piccolo capolavoro country-psichedelico, un canzoniere veneziano per il Piave avvolto nel mistero e nella meraviglia, aveva portato Krano alla ribalta della stampa specializzata internazionale con articoli su NPR, passaggi su BBC6 e sui migliori media specializzati italiani. Nel 2022 “Lentius Profundius Suavius”, un’incredibile raccolta di canzoni che parlano di perdita, solitudine, morte, oscurità (Profundius) e di dolcezza, devozione e amicizia (Suavius), aveva proseguito la sua narrazione con un twang trascinante, un’americana elettrica e cosmica, un honky-tonk mistico, un gotico noir e un rock’n’roll spirituale e fuzzeggiante.
Così Francesco Sossai risponde alla domanda: che ruolo hanno il suono, la musica di Krano e il paesaggio sonoro del film? “C’è un rumore costante di fondo in Veneto, che sembra esserci sempre come una bassa frequenza che risuona nella nostra testa: quello del motore a scoppio, dello spostamento delle merci. Automobili, camion, motociclette, aerei: il paesaggio sonoro nel quale viviamo è scandito da questa cacofonia costante di suoni più o meno indistinti. Nel film ho ricreato questa sensazione di transito costante, alla quale fa da contrappunto la colonna sonora di Krano: straziante e spensierato, Krano racconta il Veneto cantando in dialetto ma con un suono che si rifà alla grande tradizione folk americana degli anni ‘70. Mi piaceva la contrapposizione tra questi due aspetti: la cacofonia del traffico e la leggerezza delle melodie di Krano“.
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