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"From Virgin to Quantum Years: Coventry Cathedral 22"

“From Virgin to Quantum Years
Coventry Cathedral 22”

è il nuovo album live dei

Tangerine Dream

Tre stupende edizioni
in uscita il 27giugno per
Kscope

 

Nel 1974, i Tangerine Dream – allora composti da Edgar Froese, Peter Baumann e Christopher Franke – si esibirono in un concerto ormai leggendario, sullo sfondo dell’imponente cattedrale di Coventry. Quasi cinquant’anni dopo, l’attuale incarnazione della band – Thorsten Quaeschning, Hoshiko Yamane e Paul Frick – è tornata in quello stesso spazio sacro nel 2022 per esibirsi in un monumentale set che abbraccia tutte le epoche, From Virgin To Quantum Years.
Il 27 giugno, Kscope pubblicherà questa straordinaria performance From Virgin to Quantum Years: Coventry Cathedral 22, in tre straordinarie edizioni.

SET 3CD + BLU-RAY CONTENUTO IN UN LIBRO CARTONATO DI 48 PAGINE, CON ESTESE NOTE DI COPERTINA, HIGH-RES AUDIO & SURROUND 5.1 E REGISTRAZIONE VIDEO COMPLETA DELLA PERFORMANCE

EDIZIONE IN VINILE NERO 3LP, INCLUDE UN LIBRETTO DI 8 PAGINE CON NOTE DI COPERTINA E SPLENDIDE FOTO DELLA PERFORMANCE

EDIZIONE DIGIPAK 2CD, INCLUDE UN LIBRETTO DI 8 PAGINE CON NOTE DI COPERTINA + FOTO DELLA PERFORMANCE DAL VIVO


GUARDA IL TRAILER DI
FROM VIRGIN TO QUANTUM YEARS: COVENTRY CATHEDRAL 22

From Virgin to Quantum Years: Coventry Cathedral 22 racchiude un’ampia scaletta che si rifà a classici dei Virgin Years come Stratosfear, Cloudburst Flight e Love on a Real Train, attingendo anche a materiale Quantum più recente come Raum e Continuum. Diversi brani vedono la presenza di un ospite speciale come Steve Rothery (Marillion), la cui chitarra si inserisce nelle trame elettroniche della band creando nuove affascinanti dimensioni.

FROM VIRGIN TO QUANTUM YEARS:
COVENTRY CATHEDRAL 22

(VERSIONE 2 CD)
Tracklist

DISC 1
1. Stratosfear — [10:27]
2. Betrayal Sorcerer Theme — [05:06]
3. Continuum — [07:08]
4. The Dream Is Always The Same — [03:54]
5. Raum — [07:24]
6. Love On A Real Train — [08:57]
7. You’re Always On Time — [07:35]
8. Choronzon — [04:04]
9. Tangram Excerpt — [05:34]
10. Portico — [06:58]
11. Ricochet Piano Intro — [01:45]
12. Ricochet — [05:28]

DISC 2
1. White Eagle — [06:12]
2. Phaedra — [07:59]
3. Kiew Mission Pt. 01 — [06:00]
4. Kiew Mission Pt. 02 — [05:05]
5. Cloudburst Flight — [09:40]
6. Coventry Cathedral 22 Session Pt. 01 — [07:34]
7. Coventry Cathedral 22 Session Pt. 02 — [06:07]
8. Coventry Cathedral 22 Session Pt. 03 — [07:20]
9. Coventry Cathedral 22 Session Pt. 04 — [09:04]
10. Coventry Cathedral 22 Session Pt. 05 — [03:34]
11. Coventry Cathedral 22 Session Pt. 06 — [03:51]

PRE-ORDER FROM VIRGIN TO QUANTUM YEARS:
COVENTRY CATHEDRAL 22

(in uscita per Kscope il 27 giugno 2025)

Riflettendo su questa esperienza, Thorsten Quaeschning ha dichiarato: “Dopo il 2022, dopo gli anni pesanti del COVID durante i quali abbiamo scritto l’album Raum, il concerto nella cattedrale di Coventry è diventato un momento chiave per ricollegare diverse parti della storia dei Tangerine Dream con il presente. Suonare in quella stessa cattedrale ha creato un’atmosfera semplicemente unica“. 

la migliore synth band del mondo
THE NEW YORK TIMES 

La Cattedrale di Coventry è un simbolo di trasformazione e resilienza, con la sua torreggiante guglia che rappresenta sia la sua ricca storia che una moderna rinascita, caratteristiche che sono simili all’evoluzione dei Tangerine Dream. Con un’eredità che comprende molteplici nomination ai Grammy, un vasto catalogo di album rivoluzionari e un corpo iconico di colonne sonore per film, i Tangerine Dream continuano a essere pionieri nel loro campo, con la testimone passato dal fondatore Edgar Froese al suo protetto e attuale bandleader, Thorsten Quaeschning, dopo la scomparsa di Froese nel 2015.
Quando gli è stato chiesto di parlare del ritorno della band nella cattedrale quasi cinque decenni dopo l’esibizione originale, Quaeschning ha osservato: “Il tour del 2022 ha segnato anche l’inizio di un nuovo capitolo: più concerti, più persone che potranno scoprire la band dal vivo e un’esperienza incredibilmente gratificante con un gruppo fantastico. Questo progetto significa così tanto per me che non prendo mai in considerazione l’idea di avere un piano B. Non vedo l’ora che arrivino altre uscite, altri concerti e nuovi album in studio”.

TANGERINE DREAM LIVE

COMPRA QUI I BIGLIETTI

Mon, 28 Apr 2025 — Dresden (DE), Kulturpalast Dresden
Thu, 1 May 2025 — Berlin (DE), Admiralspalast
Thu, 8 May 2025 — Birmingham (UK), Birmingham Town Hall
Fri, 9 May 2025 — Manchester (UK), Aviva Studios – The Hall
Mon, 9 Jun 2025 — Melbourne (AU), Max Watt’s
Wed, 11 Jun 2025 — Sydney (AU), City Recital Hall
Sat, 14 Jun 2025 — Oslo (NO), Blaa
Sun, 15 Jun 2025 — Helsinki (FI), Helsinki City Festival (w/ Jean-Michel Jarre)
Wed, 27 Aug 2025 — Gdańsk (PL), Stary Maneż
Thu, 28 Aug 2025 — Wrocław (PL), Hala ORION
Fri, 29 Aug 2025 — Katowice (PL), Katowice Miasto Ogrodów
Sat, 30 Aug 2025 — Lublin (PL), Centrum Spotkania Kultur
Sun, 31 Aug 2025 — Białystok (PL), Opera i Filharmonia Podlaska
Fri, 17 Oct 2025 — Cenon (FR), Le Rocher de Palmer
Sat, 18 Oct 2025 — Paris (FR), Le Trabendo

Tutti e tre i formati includono splendide foto del concerto ed estese note di copertina ad opera del giornalista musicale Chris Wheatley.
From Virgin a Quantum Years: Coventry Cathedral 22 uscirà per Kscope il 27 giugno 2025. Pre-ordine qui

 

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Bryan Ferry e Amelia Barratt presentano "Loose Talk Instrumentals"

Bryan Ferry e Amelia Barratt

presentano

“Loose Talk Instrumentals”

le versioni strumentali dei brani

dell’album collaborativo

“Loose Talk”

Ascolta/Acquista “Loose Talk Instrumentals”

 

Bryan Ferry e la performer, scrittrice e pittrice Amelia Barratt presentano Loose Talk Instrumentals, un nuovo capitolo tratto dall’album collaborativo Loose Talk  che contiene gli undici brani strumentali composti da Bryan Ferry per la voce di Amelia Barratt nell’album originale Loose Talk, pubblicato nel marzo 2025. Ascolta/Acquista QUI

Loose Talk rappresenta il primo disco in cui Bryan Ferry ha composto brani inediti per le parole di altri: undici testi composti da Amelia Barratt che creano affascinanti micro-fiction, contemporaneamente frammentarie e autonome.

L’album è stato accolto come l’inizio di un nuovo ed entusiasmante capitolo creativo, che sfuma i confini tra musica, poesia e arte. Loose Talk è stato descritto come “intrigante e straordinariamente originale” dal Guardian e “interessante ed elegante” dal Sunday Times Culture, entrambi i giornali hanno nominato il disco come Album della settimana. Uncut Magazine lo ha elogiato come “una nuova e notevole collaborazione che riporta Bryan Ferry, con eleganza, all’avanguardia dell’avanguardia”. AnOther Magazine ha dichiarato: “Bryan Ferry sta ancora sperimentando nuovi modi per far provare alla gente sensazioni grandiose. In un collage di musica, poesia e arte, la sua collaborazione con Amelia Barratt porta tutto in un nuovo emozionante reame”, e il Mail On Sunday ha confermato che ”questa, fino ad adesso è l’uscita più intrigante dell’anno”. 

Cinquantatré anni dopo l’iconico album di debutto dei Roxy Music, arrivato come un fulmine a ciel sereno, l’ultimo progetto di Bryan Ferry è altrettanto sorprendentemente inaspettato. I suoni, le forme e le parole che li accompagnano sono diversi da qualsiasi altro album precedente di Bryan Ferry. Allo stesso tempo, l’atmosfera che Loose Talk cattura è radicata nell’ultimo mezzo secolo del lavoro di Ferry.

L’album è in equilibrio tra astrazione e un raffinato minimalismo spinto da un’energia fresca e sperimentale. La musica di Ferry e i testi della Barratt contengono ciascuno i propri codici. Quando questi codici si fondono, l’album scopre il proprio linguaggio: due monologhi iniziano una conversazione che diventa un duetto.

Parlando di Loose TalkBryan Ferry ha dichiarato: “L’intera esperienza della realizzazione di Loose Talk ha rappresentato un’eccitante novità. Sembra che abbia aperto un capitolo completamente nuovo nel mio lavoro. Il lavoro di Amelia costudisce un’atmosfera molto forte e sono stato attento a non intralciare le sue parole. Spero che insieme abbiamo creato qualcosa che nessuno dei due avrebbe potuto fare da solo.
L’esperienza più vicina a brani come questi forse l’ho vissuta ai tempi dei Roxy con In Every Dream Home A Heartache Mother Of Pearl. In un certo senso, anche quelli sono una sorta di monologhi parlati. Mi fa piacere che chi ha ascoltato Loose Talk abbia detto: ‘Oh, questo è qualcosa di davvero diverso’. È quello che ho sempre voluto in tutto ciò che ho fatto o in cui sono stato coinvolto: essere diverso. Diverso da quello che si è sentito o visto prima. È questo il senso dell’essere un artista: cercare di creare una cosa nuova, un nuovo mondo
”.

Amelia Barratt ha aggiunto: “Loose Talk è una conversazione tra due artisti: un album collaborativo di musica di Bryan Ferry con testi narrati da me. È un’opera cinematografica; la musica viene abbinata alle immagini.
C’è la possibilità di sperimentare all’interno di una cornice. E c’è la libertà di sapere esattamente quale è il mio ruolo e di poter passare il testimone per estendersi creativamente, sapendo che c’è qualcuno dall’altra parte che lo porterà avanti. Niente così è off limits
”.

Bryan Ferry e Amelia Barratt sono entrati in contatto per la prima volta grazie al loro coinvolgimento nel mondo dell’arte. La collaborazione è iniziata con un incontro casuale all’inaugurazione di una mostra, dove Ferry si è incuriosito nel sapere che la Barratt aveva iniziato a lavorare con la scrittura e la performance parallelamente alla sua pittura. Entrambi gli artisti condividono una formazione artistica – Bryan Ferry ha studiato pittura all’Università di Newcastle negli anni Sessanta, Barratt alla Glasgow School of Art e alla Slade School of Art, dove ha conseguito un MFA nel 2016 – ma sono le differenze tra loro ad animare Loose Talk e a creare un territorio non ancora delineato. 

La collaborazione di Bryan Ferry con Amelia Barratt è stata annunciata per la prima volta con l’uscita di “Star” nel 2024, presentata come inedito nella recente raccolta di 81 brani che abbracciano la carriera di Ferry, Retrospective: Selected Recordings 1973-2023. “Star” è stata descritta come “smouldering brilliance” da Uncut Magazine, “a sinister sequel to Dance Away” da MOJO, “remarkable, crunching, frosted, sub-zero electronics” da CLASH Magazine e “a trippy new single” da NME.

Loose Talk Instrumental è disponibile in formato digitale QUI. Loose Talk è disponibile in formato digitale, su CD, vinile nero, vinile verde e vinile trasparente. L’album è disponibile qui

Loose Talk Instrumental
Tracklist

1. Big Things
2. Stand Near Me
3. Florist
4. Cowboy Hat
5. Demolition
6. Orchestra
7. Holiday
8. Landscape
9. Pictures On A Wall
10. White Noise
11. Loose Talk

 

Dicono di Loose Talk:

“intriguing and impressively original” Guardian Album of the Week 4/5

“interesting and elegant” Sunday Times Culture Album of the Week 4/5

“Who wouldn’t love a cross-disciplinary collaboration between a contemporary artist and a rock ‘n’ roll icon?” artnet

“Even now, with such a vast back catalogue, Bryan Ferry is still experimenting with new ways to make people feel grand soaring feelings. In a collage of music, poetry and art, his collaboration with Amelia Barratt takes this into a thrilling new realm.” AnOther Magazine

“a remarkable new collaboration with painter and spoken-word artist Amelia Barratt returns Bryan Ferry, elegantly, to the vanguard of the avant-garde.” Uncut Magazine

“This is where the filmic meets the gestural: prewritten soundtracks and stage directions for movies waiting to be made.” The Wire

“unresolved tension and hyperreal detail”, “intriguing” MOJO

“Arresting vignettes threaded with Lynchian unease” Record Collector 4/5

“remarkable and genre-shifting” Classic Pop 4.5/5 Album of the Month

“gorgeous melancholic transience” Fantastic Man Magazine

“A bold, uncompromising duet” CLASH

“this is the most intriguing release of the year so far” Mail On Sunday 4/5

“Ferry’s career takes a surprising turn” Daily Mail 4/5

“brooding, ominous, trippy” Daily Mirror

“atmospheric, slightly spooky, strange and engaging” Classic Rock Magazine 8/10

“a unique and satisfyingly unsettling listen” The Arts Desk 4/5

“it puts a spell on you” Music OMH 4/5

“A fabulous creation” Prog Magazine

“Loose Talk is an evocatively haunting masterpiece” Buzz Magazine 5/5

 

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"Ah! Il cielo è il mare" è il nuovo brano di Extraliscio

“Ah! Il cielo è il mare”

è il nuovo brano di

Extraliscio

registrato con le

Mondine di Novi

in uscita il 25 Aprile

Ascolta QUI da domani 25 Aprile “Ah! Il cielo è il mare”

 

Esce il 25 Aprile in digitale il nuovo brano di Extraliscio “Ah! Il cielo è il mare”, scritto e arrangiato da Mirco Mariani, prodotto da Betty Wrong Edizioni Musicali e distribuito da Sony Music Italia.

A due anni di distanza dall’ultima uscita discografica di Extraliscio“Ah! Il cielo è il mare” è una nuova canzone antica che guarda l’orizzonte lontano dove il mare si unisce al cielo e dove il suono contemporaneo del Labotron e del suo Orchestrone si unisce al coro senza tempo delle Mondine di Novi

Uno sguardo oltre i confini, dove tradizioni musicali, storie vicine e differenti, si incontrano e si mescolano in una voce unica. L’Emilia e la Romagna, terre ricche di musica popolare, si uniscono in un canto sincero, di lavoro e di resistenza, schietto e divertente.

Un brano che portando avanti tradizione e la sua innovazione, si inserisce perfettamente nel percorso di Extraliscio; tutto si rincorre e si trasforma, ricerca e creatività si fondono in un brano che ci trasporta in un’isola deserta, in un altrove, animato da tante creature, dove è possibile incontrare pesci volanti e uccelli che nuotano. Uno spazio dove la libertà è musica in pieno stile Extraliscio e un diritto fondamentale da difendere.

Mirco Mariani dichiara: “Registrare questo brano con le mondine in uno studio di frontiera nella bassa modenese mi ha fatto rivivere una atmosfera alla Buena Vista Social Club, dove la musica è legata al territorio e alla sua storia culturale e politica, a tradizioni sentite e valori mai dimenticati.
Spero che questo brano vi possa strappare un sorriso e vi possiate divertire come ci siamo divertiti noi a registrarlo
”.

Extraliscio nasce nel 2014 è un’esperienza musicale umana e sociale, è il miracolo della musica quando tocca orizzonti inaspettati, tradizione e futurismo, balera e nobiltà, ricerca, sperimentazione, energia, speranza e libertà. Dopo quattro album all’attivo, la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2021, preziose collaborazioni, tour in Italia e all’estero, oggi Extraliscio di Mirco Mariani è un laboratorio musicale che spazia dalla tradizione alla musica elettronica.  Extraliscio è pronto a tornare dal vivo col suo Punk da Balera tutto rinnovato!
Il Coro Mondine di Novi di Modena nasce nel 1972 e da oltre cinquant’anni porta nel mondo il canto della risaia e la storia di donne che hanno lavorato duramente, si sono unite in una sorellanza che annuncia un femminismo di là da venire, sono state prime migranti per necessità, hanno maturato, nella sofferenza e nella fatica, la voglia di rinascita, il culto del rispetto, l’odio per ogni forma di violenza, sopruso e dittatura. Raccontano, nei loro concerti fatti di parole e musica, storie di donne, di rinascite, di ribellioni, partigiane di un’idea di libertà e di pace. Hanno condiviso esperienze musicali con grandi artisti e oggi continuano il percorso instancabile di chi, con parole e musica, si prefigge di reagire all’indifferenza, all’individualismo, all’intolleranza, dalla parte degli ultimi, al fianco di crede che il mondo sia un luogo meraviglioso in cui vivere gli uni al fianco degli altri, senza distinguo, senza protervia. 

 

www.extraliscio.it

 

 

Paolo Angeli condivide "NAKBA"

Paolo Angeli

condivide

“NAKBA”

secondo estratto dal

nuovo album in uscita a maggio

Ascolta/Acquista “NAKBA”

Preordina l’album Lema
 

Dopo aver condiviso il primo singolo “Sciumara”Paolo Angeli presenta “NAKBA”, nuovo brano estratto dal suo quattordicesimo album da solista, Lema, in uscita il 9 maggio.

Con “NAKBA” l’artista sardo rilegge “If I Must Die” del poeta palestinese Refaat Alareer, interpretandola in gallurese grazie alla traduzione di Elena Morando“Se dovessi morire tu devi sopravvivere per raccontare la mia storia”.
il poeta affida la speranza al volo di un aquilone immaginario, che possa nutrire il sogno di un bambino , mentre osserva il cielo di Gaza, e fargli dimenticare per un attimo l’orrore del genocidio. Il brano, interpretato da Angeli con un filo di voce, gioca per sottrazione di elementi ed essenzialità di orchestrazione, con una chitarra pressoché nuda, che evoca arpeggi mediorientali ma che, con un tremolo serrato, ricorda gli intarsi minimali dei Portishead. Il brano ha un crescendo nella parte finale, con l’archetto che sostiene la voce e che si fonde con il magma dei delay
 

Ascolta/Acquista “NAKBA”
 

Lema (in spagnolo motto o slogan) è una sintesi diretta, capace di inglobare la complessità di un pensiero musicale senza steccati tra i generi, in cui Paolo Angeli sviluppa i trent’anni di convivenza con la chitarra sarda preparata. L’album è un autoritratto autorevole. La separazione da un affetto profondo, diviene un elemento catalizzante per partorire un album in pochi mesi. Cogliendo questo momento naturale antico quanto l’alba, Lema serve a elaborare e rinascere. 

Lema – eseguito in solo, senza sovraincisioni e senza ausilio del looper – è un dialogo tra Angeli e la sua nuova chitarra (realizzata nella liuteria Micheluttis e elaborata da Oran Guitars). Forse è la complicità con i nuovi artigiani coinvolti nell’elaborazione di un nuovo strumento a permettere un’apertura su sonorità non esplorate nei lavori precedenti. Ma ad assumere la funzione di guida è la voce – ora trasfigurata ora nella sua nitida freschezza – che si muove per sottrazione, evocando motti appartenenti ad un tempo remoto. I testi sono estratti dalla poesia popolare gallurese del 1700 e ‘800 (Don Baignu PesPetr’Alluttu) fino arrivare alle gare poetiche del ‘900 in logudorese (Antoni Cubeddu). Inoltre troviamo anche la traduzione in gallurese della poesia palestinese If I must Die ed estratti del contemporaneo Alberto Masala.
L’estrazione dei versi dalle poesie originali, collocate all’interno di un tessuto musicale contemporaneo, innesca dei nuovi significati, ora svelati, ora sospesi come immagini che affiorano dalla carta in una camera oscura.
 


Paolo Angeli live a NY nella foto di Alejandro Lopez 
www.paoloangeli.com/
www.instagram.com/paoloangeliofficial/
www.facebook.com/paolo.angeli.73

 

 

 

Madfish presenta il box celebrativo per i cinquanta anni di

Madfish presenta il box

celebrativo per i cinquanta anni di

“Jeff Wayne’s Musical Version

of The War of The Worlds”

…è trascorso mezzo secolo esatto da quando Jeff Wayne ha acquistato i diritti da Frank Wells, il figlio di HG Wells, la versione musicale de La Guerra dei Mondi. Oggi che la febbre de La Guerra dei Mondi ha invaso nuovamente il Regno Unito con un nuovo tour di successo, Wayne svela i più completi cofanetti da collezione mai realizzati per questa opera

LA DELUXE COLLECTORS’ EDITION

E LA ULTIMATE COLLECTORS’ EDITION

USCIRANNO PER MADFISH L’8 AGOSTO 2025

Preordina i cofanetti QUI

 

Per quasi cinque decenni, Jeff Wayne’s Musical Version of The War of The Worlds è stato considerato un monumentale esempio di narrazione musicale, audace fusione di maestosità orchestrale, stile e dramma letterario. Ora, a 50 anni da quando Jeff Wayne e suo padre acquistarono i diritti da Frank Wells, figlio di HG (permettendogli di realizzare l’adattamento musicale al romanzo), Madfish presenta due straordinarie edizioni da collezione targate 2025: la Deluxe Collectors’ Edition e la Ultimate Collectors’ Edition. Realizzati meticolosamente con la piena collaborazione di Jeff Wayne, questi cofanetti contengono 16 CD, 2 Blu-ray e una marea di contenuti da collezione. L’annuncio di questo CD accresce la febbre per La Guerra dei Mondi, mentre il tour di Jeff Wayne “The Spirit of Man” ha registrato il tutto esaurito nel Regno Unito, prima di spostarsi in Europa e dopo che il remix dell’album è tornato disponibile lo scorso autunno.

Jeff Wayne commenta: “Sono passati 50 anni da quando Frank Wells, il figlio di HG Wells, si è affidato a me e a mio padre, vendendoci i diritti di quella che è diventata la mia versione musicale de La Guerra dei Mondi. Possiamo dire che nessuno avrebbe mai pensato che il mio doppio album avrebbe venduto oltre 16 milioni di copie in tutto il mondo, seguito da vari progetti multimediali e interpretazioni, tra cui il tour nelle arene dal 2006, e i concerti che ancora oggi sono in programma nel Regno Unito e in Europa.  Le probabilità di successo erano di un milione a uno, ma ora, a quasi 50 anni di distanza, posso festeggiare con l’uscita dei cofanetti The Deluxe Collectors’ Edition e Ultimate Collectors’ Edition.  Spero che vi piacciano tanto quanto a me e al team di Madfish è piaciuto crearli“. 

Oltre a questa vasta collezione, la Ultimate Collectors’ Edition include anche un foglio manoscritto splendidamente riprodotto da collezione, proveniente dagli archivi personali di Jeff Wayne, firmato dal compositore stesso, oltre a 2 doppi LP in vinile oro e vinile blu.

Queste nuove edizioni 2025 ripercorrono ogni fase dell’evoluzione del doppio album, dal suo storico debutto del 1978 alle spettacolari performance dal vivo, alle audaci rivisitazioni e ai tesori d’archivio. Rivivrete la gravità della narrazione di Richard Burton, l’intensità sismica dell’invasione marziana e le potenti performance dell’album originale e di The New Generation del 2012, con il talento di Liam Neeson, Ricky Wilson, Gary Barlow, Jason Donovan, Joss Stone, Maverick Sabre e altri ancora.


 

CONTENUTI DELLA DELUXE COLLECTORS’ EDITION

Libro cartonato di 156 pagine – Con un nuovo saggio esaustivo dell’acclamato autore Peter Doggett, splendido artwork rivisitato e uno sguardo approfondito a un tesoro di rari memorabilia.
Libro di 24 pagine su Jerry Wayne – Un libro sul background e l’influenza del padre di Jeff, Jerry, che prima di diventare produttore esecutivo de La Guerra dei Mondi è stato un intrattenitore e un artista discografico numero uno negli Stati Uniti con una storia affascinante. 
Libro dei copioni – Una riproduzione fedele del copione originale di 12 pagine – uno sguardo unico sulla narrazione e sulla costruzione drammatica del musical.
Mappa dettagliata della storia – Una splendida rappresentazione visiva della trama de La Guerra dei Mondi, che illustra l’invasione marziana e la lotta degli uomini per la sopravvivenza.
Due stampe artistiche esclusive – Stampe di alta qualità con artwork recentemente commissionati.
Certificato di autenticità – Verifica ufficiale dell’autenticità dell’edizione.

DISC BREAKDOWN:
1 & 2 (CD) – Original 1978 Album
3 (CD) – The Coming of the Martians… Revisited – Original Studio Out-takes I
4 (CD) – The Earth Under the Martians… Revisited – Original Studio Out-takes II
5 (CD) – The Earth Under the Martians… Revisited – Original Studio Out-takes III
6 & 7 (CD) – ULLAdubULLA – The Remix Album I & II
8 & 9 (CD) – ULLAdubULLA II – The Remix Album & Previously Unreleased Bonus Tracks
10 & 11 (CD) – Original 2006 Live Cast Recording
12 & 13 (CD) – The New Generation
14 & 15 (CD) – The New Generation – 2012 Live Cast Recording
16 (CD) – Piano, Strings & Some Other Things – Include le versioni strumentali di Forever Autumn (The Duet), con Justin Hayward e Anna-Marie Wayne
17 (Blu-ray 1) – The War of The Worlds (96/24 Stereo, 5.1, Dolby Atmos) + The New Generation (96/24 Stereo) + Original 2005 Documentary & New 2025 Jeff Wayne Interview
18 (Blu-ray 2) – Alive on Stage! (2006) / The New Generation: Alive from the O2! (2012) + una marea di contenuti bonus
 


 

Oltre a tutto ciò che è contenuto nella Deluxe Collectors’ Edition, la Ultimate Collectors’ Edition include anche:
– Foglio manoscritto firmato da Jeff Wayne – Un pezzo raro e da collezioni della storia de La Guerra dei Mondi. Ogni edizione include un foglio manoscritto splendidamente riprodotto dagli archivi personali di Jeff Wayne, con un segmento della sua partitura musicale originale, firmato a mano dal compositore stesso.
– Edizione 2LP Gatefold in vinile blu dell’album originale – Alloggiata in una custodia deluxe gatefold, questa edizione 2LP in vinile blu da collezione presenta fedelmente la registrazione classica con un suono analogico ricco e coinvolgente, che fa rivivere il calore della battaglia e l’agghiacciante presenza dei marziani come mai prima d’ora.
– Edizione 2LP Gatefold in vinile dorato di The New Generation – La rivisitazione del 2012 di Jeff Wayne de La Guerra dei Mondi, con una nuova generazione di interpreti, riceve uno spettacolare trattamento in vinile dorato. Racchiusa in una pregiata custodia apribile, questa edizione cattura l’evoluzione del fenomeno musicale con una chiarezza e un calore mozzafiato.

PRE-ORDINA LA DELUXE COLLECTORS’ EDITION +
E LA ULTIMATE COLLECTORS’ EDITION ORA, IN USCITA L’8 AGOSTO

 

Queste due nuove edizioni di Jeff Wayne’s Musical Version of The War of The Worlds segnano una nuova era per quest’opera leggendaria. Racchiuse in una confezione lussuosa con ampie note di copertina e raro materiale d’archivio, offrono la rappresentazione più definitiva e coinvolgente di una delle opere musicali più ambiziose e fantasiose di tutti i tempi. Il fascino duraturo di questo capolavoro continua ad affascinare il pubblico e Jeff Wayne porterà The Spirit of Man 2025 Tour nei locali in tutto il Regno Unito e in Europa, assicurandosi che la sua eredità continui a vivere per le nuove generazioni. I biglietti sono disponibili qui
 

madfishmusic.com 

 

*The War of The Worlds, la versione musicale di Jeff Wayne del romanzo classico di HG Wells “La Guerra dei Mondi”, è una delle opere musicali più vendute di tutti i tempi. Ad oggi ha venduto oltre 16 milioni di dischi in tutto il mondo ed è stata adattata in diverse versioni in lingua straniera.  È entrato in classifica in ben 22 Paesi, al numero 1 in 11 di essi e ha raggiunto lo status di disco d’oro o di platino in tutti i Paesi tranne 5, tra cui 13 volte platino nel Regno Unito, 13 volte platino in Australia e 14 volte platino in Nuova Zelanda. Il doppio album è stato rivisitato nel 2012 con il titolo “JWMVofTWOTW: The New Generation” e ha visto la partecipazione di Liam Neeson, Gary Barlow dei Take That, Joss Stone, Ricky Wilson dei Kaiser Chief e altri. L’opera musicale è stata portata in tournée in tutto il mondo dal 2006, esibendosi in arene come la O2 di Londra e la Manchester Arena.  Nel 2016 JWMVofTWOTW ha tenuto ben 86 spettacoli al Dominion Theatre, nel West End di Londra, e nel 2018 è stato pubblicato un Musical Drama originale Audible con Michael Sheen, Taron Egerton, Theo James e Adrian Edmondson. Un’esperienza immersiva pluripremiata, originariamente progettata per una stagione di 3 mesi, sta giungendo alla fine del suo quinto anno ed è stata recentemente prorogata per altri 2 anni.

 

 

 

AngelicA 35

A n g e l i c A  3 5

Festival Internazionale di Musica

trentacinquesimo anno – il peso del fuoco

Bologna, Modena – 30 aprile > 31 maggio 2025

 

AngelicA, il festival dedicato alla musica internazionale contemporanea e di ricerca festeggia la sua 35esima edizione, dal 30 Aprile al 31 Maggio con un cartellone che conferma la sua attenzione e l’apertura alla diversità, abbracciando mondi sonori diversi, col suo programma multiforme e multisonico: 18 concerti in 15 giorni, 7 prime assolute, 6 prime italiane, 4 residenze, con artisti provenienti da 16 paesi (Belgio, Francia, Stati Uniti, Grecia, Italia, Mali, Libano, Germania, Austria, Romania, Regno Unito, Singapore-Asia Sud Est, Portogallo, Svizzera, Polonia, India).

Una rassegna unica in Italia ed un raro esempio a livello internazionale.
Gli artisti di questo 35° anno: Charlemagne PalestineRhys ChathamNaïny Diabaté & Eve RisserSimone Beneventi – Tom JohnsonMILESDAVISQUINTETORCHESTRA!Iancu Dumitrescu & Hyperion International EnsembleBertram Wee & Lynette YeoWilliam Parker & Ava Mendoza & Hamid DrakePeter Ablinger – Erik Drescher, Rafael ToralWacław Zimpel & SAAGARAMariam RezaeiPat ThomasDoppio Duo VasiPacorig ZavalloniZanisi.

Inaugurano il 30 Aprile al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo di Bologna Charlemagne Palestine & Rhys Chatham con la prima assoluta di TWO forrrrr AngelicA, progetto creato appositamente per il festival.

Trentacinque edizioni. Uno splendido traguardo. Un lungo viaggio cominciato nel 1991 nella sorpresa della musica che si allontana dagli spazi conosciuti e li attraversa, ma soprattutto un festival che da sempre sorprende e si sorprende, aperto alla diversità (che considera necessaria) e precursore con idee e concezioni che parlano di futuro, considerando la tradizione come qualcosa in movimento che si può trasformare, onnivoro nel nutrirsi di stimoli diversi e che prende forma ogni anno in un programma che rifugge catalogazioni, frutto della ricerca del suo storico direttore artistico Massimo Simonini, (cofondatore di Angelica insieme al compianto Mario Zanzani), ed eterogeneo grazie al prezioso apporto che diversi curatori (dal 2011, anno di fondazione del Centro di Ricerca Musicale che nel 2025 compie 15 anni) ogni anno contribuiscono a costruire.

Un programma variopinto e veramente internazionale.
Una maturità (musicale) acquisita con 35 anni di esperienza e lavoro insieme a musicisti e compositori che hanno fatto la storia della musica e alle giovani promesse che costruiranno la musica del futuro. Nel 2025 si celebra un doppio anniversario: quello dei 35 anni del festival e dei 15 anni del Centro di Ricerca Musicale che, dalla sua fondazione nel 2011, ha amplificato il senso di AngelicA. Un centro unico in Italia con queste caratteristiche e più vicino ai centri europei del fare musica. Una missione che, dialogando con tutti, ha cercato di “aprire la musica al pubblico e il pubblico alla musica”, come diceva Mario Zanzani (che ci ha lasciato nel 2007), e che si propone sin dall’inizio di “rappresentare ogni forma di ricerca musicale che si muova in ambiti non convenzionali e che usi con libertà i molteplici materiali offerti dalle diverse tradizioni musicali”. Un vento inarrestabile di musica e di vita che grazie alle Istituzioni – tra cui Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo – che ci hanno sostenuto ha potuto operare e diventare un riferimento (da Bologna, sua città di nascita) in Italia e nel mondo. (Massimo Simonini)

Negli ultimi 3 anni Pierrot Lunaire, l’associazione che organizza AngelicA, nata nel 1991 con la finalità di promuovere e diffondere ogni forma di ricerca musicale, ha vinto 4 bandi (2 nazionali e 2 regionali), per un investimento complessivo pari a poco più di 750.000€: 
I bandi “PNRR” e “ICC” hanno come obiettivo miglioramenti energetici, tecnici, strutturali e funzionali del complesso Teatro San Leonardo.
I bandi “TOCC-Transizione Digitale” e “Digitalizzazione del patrimonio culturale” hanno come obiettivo la digitalizzazione, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale di AngelicA.
La conclusione di tutti i lavori è prevista entro giugno 2026.

AngelicA 35, il programma

AngelicA 35 si terrà tra il 30 Aprile e il 31 Maggio, un mese di concerti che si svolgeranno prevalentemente presso il Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo, lo spazio in via San Vitale gestito da AngelicA in convenzione con il Comune di Bologna.
Lì si svolgerà la serata di apertura del festival mercoledì 30 aprile, dove potremo vedere, dopo tanti anni il ritorno sullo stesso palco di Charlemagne Palestine & Rhys Chatham, massimi esponenti del movimento minimalista-massimalista, per TWO forrrrr AngelicA, il progetto creato appositamente per il festival, un dialogo unico, tra droni meditativi e turbolenza espressiva, dove alle stratificazioni armoniche di Palestine Chatham sovrapporrà loop di flauto e di chitarra per una miscela musicale che scopriremo solo vedendo al concerto.
Il 4 maggio il festival si sposterà al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena confermando la consolidata (dal 2003 sono 22 anni) collaborazione con festival l’Altro Suono per la prima assoluta di A SECRET ROSE for 35 di Rhys Chatham. Con lui un’orchestra di 33 chitarre elettriche, formata da studenti dei Conservatori di Bologna, Cesena e Ferrara, del Liceo Musicale Lucio Dalla di Bologna, e da due suoi collaboratori di lunga data, la bassista francese Myriam Stamoulis e l’americano Jonathan Kane, già co-fondatore degli Swans e batterista con The Forever Bad Blues Band di La Monte Young, già ospite di AngelicA nel 2000 con lo stesso La Monte Young & Marian Zazeela. Questo evento coronerà la partecipazione di Chatham ad AngelicA 35, un percorso che dal 28 aprile al 4 maggio lo vedrà protagonista di due concerti e una residenza artistica.
Da mercoledì 7 maggio al 13 si tornerà al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo.
Il 7 maggioANW BE YONBOLO (“siamo insieme”) sarà presentato in prima italiana dal duo formato dalla pianista francese Eve Risser insieme alla celebre cantante maliana Naïny Diabaté, un repertorio che tratta temi come il femminismo, la tutela dell’infanzia e la dignità.
Giovedì 8 maggio il percussionista reggiano Simone Beneventi sarà protagonista dell’omaggio a Tom Johnson, singolare critico e compositore scomparso il 31 dicembre 2024. Beneventi proporrà l’opera di Johnson del 1979 dal titolo Nine Bells, dove mostrerà al pubblico, con grande impatto anche visivo, le molteplici combinazioni sonore di 9 campane da suonare seguendo un percorso.
Il giorno seguente, venerdì 9 maggio sarà la volta di un’altra prima italiana: Stretchin’ with MILESDAVISQUINTETORCHESTRA!.La MDQO! è un sestetto, con Sylvain Darrifourcq che è anche curatore del concerto, che riunisce musicisti francesi, franco-libanesi e tedeschi che, nella ricerca di un suono complessivo coerente attraverso la desincronizzazione ritmica, hanno sviluppato linguaggi altamente personali sul proprio strumento e di composizione collettiva che è sono stati motivo di studio di musicologi.
Il lunedì successivo, il 12 maggio sarà di scena in prima assoluta Iancu Dumitrescu & Hyperion International Ensemble, il progetto del musicista rumeno Dumitrescu, il più importante rappresentante dell’iperspettralismo e della musica assistita dal computer. Dumitrescu ci propone la sua nuova estetica musicale dirigendo un nuovo ensemble appositamente per AngelicA con collaboratori storici come Chris Cutler e Tim Hodgkinson e altri musicisti (tra cui l’italiano Simone Beneventi) che si uniranno per la prima volta al gruppo, per presentare un programma di composizioni inedite, concepite appositamente per l’occasione.
Arriviamo quindi all’altro evento di AngelicA 35 che non si terrà al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo, quando il 13 maggio presso laBasilica di Santa Maria dei Servi a Bologna, tornerà sotto i riflettori Charlemagne Palestine con Schlingen Blängen OrgAngelicA, la versione appositamente concepita della sua opera per organo che di volta in volta muta a seconda dello strumento e del luogo in cui viene eseguita.
Dopo averla eseguita nell’edizione 2004 di AngelicA sull’organo Rinascimentale Non Temperato della Basilica di San Martino Maggiore, tornerà il “Golden Sound“ di Palestine a Bologna, la nuvola temporalesca di suono creata dall’organo a canne e dalla sua interazione acustica con lo spazio della Basilica.
Mercoledì 21 maggio AngelicA35 torna presso il Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo a Bologna con la prima assoluta e la prima volta in Italia di Bertram Wee & Lynette Yeo b-l duo da Singapore. Questo progetto è parte di Asia>Sud>Est, la sezione del festival che dal 2018 esplora aree geo-musicali della musica di ricerca ignorate fino a pochi anni fa. Il duo attraverso l’uso di tastiere MIDI, talkbox, e dispositivi elettronici vari (e video) eseguirà la sua musica irrispettosa (della forma), inquietante, eclettica, mescolando accenni di musica da camera, suggestioni pop, noise e minimalismo.
Il giorno successivo, 22 maggio sarà la volta del prolifico contrabbassista, scrittore e poeta William Parker con il suo CIRCULAR PYRAMID, un trio al fianco della chitarrista Ava Mendoza e del collaboratore di lunga data Hamid Drake alla batteria, una formazione in grado di esprimersi in vari linguaggi, attingendo dall’heavy rock, dalla psichedelia e dall’indie, ma anche dalle tradizioni jazz, del blues, del free, e della musica incentrata sui groove.
Doppio concerto in programma sabato 24 maggioAGAINST NATURE, la collaborazione tra l’austriaco Peter Ablinger ed il flautista tedesco Erik Drescher. Questo progetto nasce dal suono di rospi in uno stagno del Brandeburgo: una suggestione per elaborare un viaggio sul suono e su come si trasforma e come può trasformare lo strumento che viene utilizzato (il flauto).
L’altro concerto in programma vedrà il portoghese Rafael Toral, considerato dagli anni ’90 uno tra i chitarristi più innovativi in circolazione presentare SPECTRAL EVOLUTION il suo fortunato e coinvolgente ultimo disco di sola chitarra ed elettronica, arrivato secondo nella classifica dei dischi del 2024 per la rivista inglese Wire.
Il 26 maggio ad Angelica35 arriva il musicista polacco Waclaw Zimpel, definito dal NY Times “camaleonte musicale” per la sua capacita di coniugare collaborazioni in ambiti diversi. Il progetto SAAGARA nasce dall’incontro col percussionista indiano Gitridhar Udupa e con virtuosi della musica Carnatica, una delle tradizioni più antiche dell’India meridionale. Tra acustico ed elettronico, una musica che trasporta l’ascoltatore in una trance cosmica.
Creato da Angelica nel 2011, il Piccolo Coro Angelico che nel 2025 compie 15 anni di attività, è un laboratorio di sperimentazione vocale per bambini tra i 5 e i 12 anni, ogni anno il coro sviluppa attività che vanno dalla pura vocalità, alla composizione e improvvisazione collettiva. Martedì 27 maggio, Il coro svilupperà un percorso vertiginoso tra spazio e tempo di canzoni che parlano di dimensioni diverse, accompagnato dal pianoforte di Angelica Foschi e dalle chitarre di Francesco Serra.
Il triplo concerto di mercoledì 28 maggio vedrà dividere il palco due musicisti inglesi: la compositrice, turntablist e performer Mariam Rezaei e il pianista Pat Thomas, acclamato musicista del 2024 dalla rivista Wire. La Rezaei nel live FRACTURED presenta il suo sesto album, uscito su cassetta da pochi mesi annullando i confini tra i generi, trasformando punk, breakcore, elettroacustica, eurodance, avant-rock, grime, hip-hop e free jazz in tessere di un mosaico. Pat Thomas in prima italiana eseguirà le Burdah Variations, una serie di 11 composizioni elettroniche ispirate al poema più noto nel mondo islamico, scritto dal poeta sufi Imam al-Busiri e che ancora oggi è recitato per le sue qualità spirituali e curative.
Dopo i rispettivi soli, Mariam Rezaei e Pat Thomas offriranno al pubblico di AngelicA, per la prima volta in Italia, anche il loro recentissimo duo, che ha esordito a Oxford a gennaio di quest’anno.
Il giorno seguente, il 29 maggio, sarà ancora Pat Thomas ad essere protagonista, questa volta con il suo progetto The Locals, dedicato alle musiche di Anthony Braxton, ancora una volta in prima italiana per AngelicA. Pat Thomas ha arrangiato le musiche trans-idiomatiche di Braxton per un quintetto nel quale chitarra elettrica e ritmi funk e dub fanno da contraltare al pianoforte e al clarinetto, creando qualcosa di unico e originale che fa emergere tutta la gioia, la potenza e l’invenzione della musica del compositore e musicista americano.
La serata conclusiva di AngelicA35, sabato 31 maggio, presenta in prima assoluta un progetto appositamente creato ad hoc per il festival SENZA VOCE, dove due delle voci più talentuose e “fuori genere” fuoriuscite dalla scena creativa bolognese degli anni 90, Vincenzo Vasi Cristina Zavalloni, suoneranno in duo con i rispettivi pianisti: Zavalloni con Enrico ZanisiVasi con GiorgioPacorig, esplorando, ognuno con la propria impronta, la forma-canzone aldilà di ogni pregiudizio e limite stilistico, e in quartetto (doppio duo) in un programma che spazia dal Novecento colto a Lou Reed e ai Telex.

Presentato dall’Associazione Pierrot Lunaire APSAngELICA è parte di EUROPE FOR FESTIVALS – FESTIVALS FOR EUROPE, EFFE LABEL 2024-2025, di Clust-ER Create, di I-Jazz; AngELICA 2025 è realizzato con il sostegno di MINISTERO DELLA CULTURA, Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura; con il sostegno del Comune di Bologna – in collaborazione con Bologna Città della Musica Unesco; con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo; con il sostegno di Culture Moves Europe; con il sostegno del National Arts Council Singapore; con il patrocinio del forum austriaco di cultura di Milano; con la collaborazione della Fondazione Teatro Comunale Pavarotti Freni di Modena – Festival l’Altro Suono; con la partecipazione del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna, Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, Conservatorio Maderna Lettimi di Cesena, Liceo Musicale Lucio Dalla di Bologna; Media Partner – Rai Radio 3, il manifesto, gdm – il giornale della musica, G – gagarin orbite culturali, Edizioni Zero, Bologna Welcome, ER-Cultura.

AngelicA Festival Internazionale di Musica
35° anno
Bologna, Modena
30 aprile > 31 maggio 2025

Luoghi

Bologna
Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Via San Vitale, 63)
Basilica di Santa Maria dei Servi (Strada Maggiore 43)

Modena
Teatro Comunale Pavarotti Freni (Corso Canalgrande 85)

 

Biglietti Bologna
Concerti: 30 aprile, 22 maggio – 20 € | ridotto 10 €
Concerti: 7, 8, 9, 12, 13, 21, 26, 28, 29, 31 maggio – 10 € | ridotto 5 €
Concerto: 24 maggio – 15 € | ridotto 8 €
Concerto: 27 maggio ore 19 (Momento Saggio Piccolo Coro Angelico) – 2 €

Ridotto:
– per studenti dell’Universitàdi Bologna, del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “Lucio Dalla”
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto

Prevendite: Boxerticket
https://www.boxerticket.it/eventi/angelica-35/

si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita

Biglietti Modena
Concerto – 4 maggio – da 10 a 15 €
Teatro Comunale Pavarotti Freni – t 059.2033010 – biglietteria@teatrocomunalemodena.it
Prevendita online: www.teatrocomunalemodena.it

AngelicA
Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo
Associazione Pierrot Lunaire APS
Via San Vitale, 63-67
40125 Bologna
Tel. 051.240310
info@aaa-angelica.com
dischi@aaa-angelica.com
www.aaa-angelica.com

Ufficio stampa
A Buzz Supreme Srl.
Leonardo Cianfanelli – leonardo@abuzzsupreme.it – (+39) 340.2852812
Andrea Sbaragli – andrea@abuzzsupreme.it – (+39) 346.9695929
press@aaa-angelica.com

 

AngelicA
Festival Internazionale di Musica
35° anno – il peso del fuoco

Bologna, Modena – 30 aprile + 4 + 7>9 + 12>13 + 21>22 +
24 + 26>29 + 31 maggio 2025

 

mercoledì 30 aprile – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Charlemagne Palestine & Rhys Chatham TWO forrrrr AngelicA
prima assoluta
Figli entrambi del crogiolo creativo della New York di fine anni 60/primi 70, Charlemagne Palestine e Rhys Chatham sono considerati le figure chiave di una particolare declinazione “massimalista” del Minimalismo in musica. Profondo esploratore dei mondi del suono e del rituale, Palestine crea con tecniche distintive (clusters ipnotici di pianoforte, vocalizzazioni ultraterrene…) paesaggi sonori immersivi che fondono l’estatico con il perturbante. Pioniere nell’aver donato all’avanguardia l’impatto del rock con i suoi ensemble di chitarre multiple, Chatham rispecchia le stratificazioni armoniche di Palestine, sovrapponendo loop di flauto e chitarra. L’interazione tra i due promuove un dialogo unico, muovendosi tra droni meditativi e turbolenza grezza ed espressiva. La musica passa da una risonanza luminosa a un’intensità oscura, dove alla presenza ritualistica di Palestine rispondono le rotture inaspettate di Chatham, che sfidano ed espandono la cornice minimale-massimalista del tutto.

domenica 4 maggio – ore 20.30 – Teatro Comunale Pavarotti Freni – MODENA
> Rhys Chatham A SECRET ROSE for 35
prima assoluta
Musicista di formazione classica, Rhys Chatham è stato il primo compositore a sperimentare l’uso di chitarre multiple applicato alle ricerche strutturali del Minimalismo, dando vita a un nuovo tipo di musica urbana, aspra ed estatica, che ha esercitato una enorme influenza sulla successiva scena noise di New York a cavallo degli ’80.A partire dal seminale Guitar Trio del ’77, la sua esplorazione degli effetti degli ipertoni generati dalle chitarre si è estesa lungo gli anni a organici giganteschi, giunti a 200 elementi e più. Per AngelicA 2025, Chatham ha riarrangiato una delle sue opere più significative, A Secret Rose, in una speciale versione comprendente anche, in un movimento, il suo iconico Guitar Trio – il tutto per un’orchestra di 33 chitarre, formata da studenti di Conservatori e Licei della Regione, accompagnata dalla bassista francese Myriam Stamoulis e dal batterista americano Jonathan Kane, già co-fondatore degli Swans e membro della Forever Bad Blues Band di La Monte Young.

mercoledì 7 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Naïny Diabaté & Eve Risser ANW BE YONBOLO«siamo insieme»
prima italiana
La francese Eve Risser si muove tra jazz, contemporanea e improvvisazione. Suona come solista il pianoforte preparato verticale, e dirige le orchestre White Desert e Red Desert, quest’ultima luogo d’incontro tra musicisti europei, maliani e burkinabé. Nata in una famiglia di griot, Naïny Diabaté è una delle cantanti più celebri del Mali. Si è imposta internazionalmente con una versione moderna della musica Mandinka virata in chiave malinkée, tinta di blues, jazz e pop. Nel 2012 ha fondato la Kaladjula Band, il primo gruppo interamente femminile maliano, che suona sia strumenti tradizionali che occidentali. Nel 2018 hanno creato assieme l’ensemble Kogoba Basigui, che unisce le orchestre delle rispettive fondatrici, Red Desert e Kaladjula. Costola del progetto è anche il duo Anw Be Yonbolo (“Siamo insieme”, come si dice in Mali per sostenersi a vicenda), dedicato a un repertorio per pianoforte e voce che tratta temi a loro cari, come il femminismo, la tutela dell’infanzia e la dignità. Concerto a cura di Eve Risser.

giovedì 8 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Omaggio a Tom Johnson – Nine Bells (1979); per un percussionista e nove campane
Tom Johnson (1939-2024) è stato una singolare figura di critico e compositore, autore di musiche tra minimalismo e concettualità spesso basate su operazioni logiche e matematiche, e incorporanti elementi teatrali. Nine Bells (1979) un’opera chiave nella sua produzione, esplora le molteplici combinazioni sonore tra 9 campane sospese in una griglia 3×3, dove ogni campana è situata a circa 2 metri di distanza dalle altre. La partitura non specifica solo le note da eseguire (con durate, pause, dinamiche ecc.) ma anche la velocità dei passi e i percorsi geometrici ogni volta diversi che l’interprete deve compiere in ciascuna delle nove “scene”. Come in molti lavori di Johnson, teoria e pratica diventano un tutt’uno: la struttura del pezzo si vede e si sente allo stesso tempo. Il percussionista Reggiano Simone Beneventi è tra i pochissimi che sono fino ad oggi cimentati in quest’opera, che richiede all’esecutore un esercizio fisico impegnativo, ma di grande impatto visivo per il pubblico.
Concerto a cura di Simone Beneventi.

venerdì 9 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
Stretchin’ with MILESDAVISQUINTETORCHESTRA!
prima italiana
Al di là del nome provocatorio, che gioca sull’influenza del marketing sul nostro cervello, il progetto vuole mettere in discussione le nostre abitudini di ascolto. Nel 2012 Darrifourcq, Camarasa e Ceccaldi hanno fondato il MILESDAVISQUINTET! un trio il cui universo sonoro meccanico, ripetitivo e immersivo aveva per oggetto principale la ricerca della desincronizzazione ritmica. Nel 2024 tale ricerca è stata estesa a tre altri musicisti, ciascuno dei quali ha sviluppato linguaggi altamente personali sul proprio strumento, per arricchire lo spettro timbrico della meccanica musicale dell’MDQ. La psicologia cognitiva ci rivela che siamo in genere soggetti a un “effetto allenamento” nei nostri comportamenti sociali, che ci fa tendere alla sincronizzazione dei nostri movimenti e atteggiamenti; improvvisando, i musicisti dell’MDQO utilizzano diverse strategie per desincronizzare le loro velocità adattando i loro gesti musicali verso un obiettivo comune: ottenere un suono complessivo coerente.
Concerto a cura di Sylvain Darrifourcq.

lunedì 12 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Iancu Dumitrescu & Hyperion International Ensemble
prima assoluta
Nato in Romania nel 1944, Iancu Dumitrescu è considerato il più importante rappresentante dell’iperspettralismo e della musica assistita dal computer a livello mondiale. Animato da un approccio unico che abbraccia composizione, interpretazione e filosofia della musica, quella che Dumitrescu propone è una nuova estetica della musica odierna basata sul potere radiante del suono nella sua complessità microcosmica – una complessità che viene messa in discussione, analizzata e ricomposta, penetrando nell’oggetto sonoro fino a farlo esplodere. Del suo Ansamblul Hyperion fondato nel ‘76, fanno o hanno fatto parte molti nomi illustri provenienti dai mondi di classica-contemporanea, avant-rock e improvvisazione radicale; per AngelicA, un nuovo ensemble è stato appositamente formato attorno a collaboratori storici (come Chris Cutler e Tim Hodgkinson), e altri che si uniranno per la prima volta al gruppo, per presentare un programma di composizioni inedite, concepite appositamente per l’occasione. Concerto a cura di Walter Rovere.

martedì 13 maggio – ore 20.30 – Basilica di Santa Maria dei Servi – BOLOGNA
> Charlemagne Palestine Schlingen Blängen OrgAngelicAper Basilica di Santa Maria dei Servi
prima assoluta
Schlingen Blängen è un’opera seminale nella carriera di Charlemagne Palestine; nata negli anni ’60 come Meditative Sound Environments e ripresa a partire dal ’77, si è evoluta costantemente nel corso dei decenni. Per ogni nuovo spazio e organo che incontra infatti, Schlingen Blängen diventa un dialogo unico tra suoni, strumento e ambiente. La capacità dell’organo di produrre toni profondi e risonanti e armonici delicati si abbina all’acustica dello spazio, producendo quello che Palestine chiama il “Golden Sound”: una magica, massiccia nuvola temporalesca di suono che vibra su pareti e soffitti, trasformando il luogo stesso in uno strumento, e rendendo ogni esibizione un’esperienza unica di tessiture complesse in evoluzione.
Nel 2004, Palestine suonò Schlingen-Blängen sull’organo Rinascimentale Non Temperato della Basilica di San Martino Maggiore; per AngelicA 2025, si cimenterà in una nuova versione con un organo costruito 400 anni dopo, quello della Basilica di Santa Maria dei Servi.

mercoledì 21 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Bertram Wee & Lynette Yeo b-l duo
prima apparizione italiana – prima assoluta
Parte del ciclo Asia>Sud>Est, che dal 2018 esplora per AngelicA aree geo-musicali della musica di ricerca rimaste ignorate fino a pochi anni fa, il b-l duo dei singaporiani Bertram Wee e Lynette Yeo veleggia con straordinaria perizia tra paesaggi sonori delicatamente ondosi e burrasche brutalmente rumorose.
Muniti di tastiere MIDI, talkbox, e dispositivi elettronici vari, Wee e Yeo proporranno un programma di compositori contemporanei singaporiani (cui si aggiunge la tedesca Sarah Nemtsov), in cui verranno esplorati gli estremi tanto espressivi quanto fisici degli strumenti. Irrispettosa, inquietante, provocatoria, eclettica, la musica del b-l duo testimonia d’un aspetto, forse marginale, ma tra i più stimolanti della musica contemporanea attuale: quella di una ristretta frangia di compositori e interpreti che non disdegna (anzi!), di dissodare il “terreno musicale incolto” tra arte e musica leggera, (s)combinando tra loro accenni cameristici e suggestioni pop, noise e minimalismo. Concerto a cura di Fabrizio Gilardino.

giovedì 22 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> William Parker CIRCULAR PYRAMID
Contrabbassista, scrittore e poeta, William Parker ha all’attivo oltre 800 incisioni (in compagnia di nomi come Cecil Taylor, Anthony Braxton, Peter Brötzmann) tra cui 200 album come cotitolare o band leader. Come compositore, il suo prolifico talento si è esteso a opere liriche, oratori, musiche per balletto e per il cinema. La chitarrista Ava Mendoza ha trasportato le sue radici classiche e la sua profonda conoscenza del blues e del fingerpicking, nei territori dell’avant-noise e dell’improvvisazione newyorchesi. Ponte tra i due è Hamid Drake, da decenni sodale di Parker, e considerato (a partire dalla sua lunga collaborazione con Don Cherry negli anni 70) uno dei più grandi batteristi del jazz contemporaneo. Con Circular Pyramid hanno formato un trio di chitarra elettrica, contrabbasso e batteria capace di parlare molti linguaggi, che attingono tanto dall’heavy rock, dalla psichedelia e dall’indie, quanto dalle tradizioni jazz, del blues, del free, e della musica incentrata sui groove.
Concerto a cura di Ludmilla Faccenda.

sabato 24 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Peter Ablinger – Erik Drescher AGAINST NATURE
> Rafael Toral SPECTRAL EVOLUTION prima italiana
Da decenni, l’austriaco Peter Ablinger trova costantemente modi – divertenti, puntuali, inquietanti – per mettere in dubbio l’organizzazione della realtà da parte dell’orecchio. Against Nature nasce durante il Covid su richiesta del flautista Erik Drescher. Una registrazione, fatta da Ablinger con sua moglie, di rospi in uno stagno del Brandeburgo sono diventati il punto di partenza del pezzo: sia l’articolazione sonoro-ritmica dei versi, che l’eterofonia (gioco di somiglianze e simultaneità) hanno generato l’intera struttura. Ablinger decise inoltre di superare l’ampiezza dei suoni del flauto sia verso l’alto che verso il basso, aggiungendo come strumenti canne d’organo in grado di arrivare agli ultrasuoni (11 KHz), e delle bottiglie per scendere (69 Hz) – ottenendo 7 ottave e mezza, più di un’orchestra sinfonica. Il titolo Against Nature viene da un testo di Lorraine Daston, che mette in discussione il concetto di natura come categoria separata da tutto ciò che è generato dagli umani. Concerto a cura di Erik Drescher.

Nato a Lisbona nel 1967, Rafael Toral si è imposto come uno dei chitarristi più innovativi dei ’90 con una serie di album (Sound Mind Sound Body, Wave Field, Violence of Discovery and Calm of Acceptance, Aeriola Frequency) da subito considerati dei classici della sperimentazione elettronica post-rock, suonando come una sintesi di elementi disparati, un nesso in cui Alvin Lucier, Sonic Youth, My Bloody Valentine ed Eno si fondono assieme. Negli anni 2000, oltre ad essere entrato nel collettivo elettroacustico MIMEO, ha cambiato direzione con lo Space Program, un progetto di lungo corso (2004-2017), di “musica elettronica post-free jazz”, assieme a musicisti come Sei Miguel e David Toop. Dopo due decenni, Toral è tornato a sorpresa nel 2024 con un album di sola chitarra ed elettronica, Spectral Evolution (arrivando secondo tra i dischi dell’anno di Wire), in cui riunisce i fili di tutta la sua carriera in una potente nuova sintesi, sia selvaggiamente sperimentale che emotivamente toccante. Concerto a cura di Walter Rovere.

lunedì 26 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Wacław Zimpel & SAAGARA
Acclamato da The Quietus come “uno degli artisti elettronici più originali emersi dalla sua terra natale” e definito dal NY Times “un camaleonte musicale”, il polacco Waclaw Zimpel è passato dal suonare free jazz con artisti come Ken Vandermark e Hamid Drake, al collaborare con i producer elettronici britannici Shackleton e James Holden. Nato nel 2012 da una jam session in Polonia con il percussionista indiano Gitridhar Udupa, il progetto Saagara unisce Zimpel con quattro virtuosi della musica Carnatica, una delle tradizioni più antiche dell’India meridionale. I taglienti ritmi indiani si sincronizzano con i sequencer e il clarinetto di Zimpel e le parti di violino di Karthik, sfumando i confini tra acustico ed elettronico in una musica che trasporta l’ascoltatore in una trance cosmica, dove gli antichi rituali della musica carnatica si combinano a tecniche, ritmi e sintesi contemporanee in un percorso profondamente trasformativo, che naviga tra tradizione e futuro verso l’universale. Concerto a cura di Folk Wisdom.

martedì 27 maggio – ore 19 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Piccolo Coro Angelico MOMENTO SAGGIO
prima assoluta
Il Piccolo Coro Angelico, laboratorio di sperimentazione vocale per bambini tra i 5 e i 12 anni, è promosso da AngelicA dal 2011. Ogni anno il coro sviluppa coi bambini attività che vanno dalla pura vocalità, alla composizione e improvvisazione collettiva, al collaborare con importanti compositori (hanno scritto per il coro Giovanna Marini, Alvin Curran, Philip Corner, Enrico Gabrielli…) Il “momento saggio” del 2025 è partito dalle “Molecole… fonte vivissima dell’eternità” di Bruno Lauzi per un percorso vertiginoso tra spazio e tempo di canzoni che parlano di dimensioni diverse: dal semplice quotidiano andare a scuola, al surreale volare “con ali di gabbiano” su “discese tulipano” di Mirco Mariani; da tutte le declinazioni di quel che un fiocco può evocare (i Flakes di Steve Lacy/Tiziana Simona), al confronto giocoso con le proprie paure composto dai piccoli coristi stessi. Ad accompagnare il saggio quest’anno, saranno il pianoforte di Angelica Foschi e le chitarre di Francesco Serra.

mercoledì 28 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Mariam Rezaei FRACTURED
> Pat Thomas Burdah Variations prima italiana
> Mariam Rezaei + Pat Thomas DUO prima italiana
Mariam Rezaei è una compositrice, turntablist e performer inglese. Fattasi notare per l’uso di tecniche distintive come turntable sines (controllo di onde sinusoidali usando il pitch slider) e needle weaving – un sistema di vinile digitale che le consente di manipolare campionamenti in tempo reale – suona in contesti che vanno dal Turntable Trio con EvicShen e Maria Chávez, al gruppo The Sleep of Reason Produces Monsters con Mette Rasmussen, alle “6 Scene per giradischi e orchestra” che ha co-composto con Matthew Shlomowitz e che Ilan Volkov ha diretto con la BBC SSO all’ultimo Tectonics. Nel live Fractured presenta il suo sesto album, uscito su cassetta a fine 2024 e che rappresenta uno statement che brucia i confini tra i generi, trasformando punk, breakcore, elettroacustica, eurodance, avant-rock, grime, hip-hop e free jazz in tessere di un mosaico dove ogni componente aggiunge colore, forma e fisicità all’insieme.

Le Variazioni Burdah sono una serie di 11 composizioni elettroniche ispirate al poema più noto nel mondo islamico, scritto dal poeta sufi Imam al-Busiri in risposta a una malattia che lo aveva parzialmente paralizzato. Dopo aver sognato che il Profeta aveva messo il suo mantello (Burdah in arabo) sul lato afflitto, al risveglio scoprì di essere guarito, con il mantello accanto. Da quel giorno la poesia sarebbe stata conosciuta come Il Burdah, ed è ancor oggi recitata per le sue qualità spirituali e curative. Come spiega Pat Thomas, le composizioni “non sono un tentativo di replicare il metro dei poemi o di descrivere gli eventi in termini musicali, né sono un tentativo di World Music – un termine che trovo incredibilmente paternalistico. Sono brani che si occupano di combinare varie caratteristiche timbriche che creano nuovi mondi sonori. A mio avviso la musica funziona meglio come musica, e spero che l’ascoltatore possa apprezzare i pezzi tanto quanto ho apprezzato io crearli.”
Dopo i rispettivi soli, Mariam Rezaei e Pat Thomas offriranno ad AngelicA anche il loro recentissimo duo, che ha esordito a Oxford a gennaio di quest’anno.

giovedì 29 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Pat Thomas & THE LOCALS prima italiana
Nato nel 1960 a Oxford, Pat Thomas è stato acclamato musicista dell’anno nel critics poll 2024 della rivista Wire. Fluente nei linguaggi del jazz, della composizione moderna, del funk, del reggae e del calypso, ha esordito nel ’93 con un duo con Lol Coxhill, seguito da un trio con Derek Bailey e Steve Noble, e dall’esordio solista New Jazz Jungle, un lavoro di sorprendente drum’n’bass elettronica. The Locals è un (come sempre) suo particolarissimo progetto, nato nel 2006 al festival di Nickelsdorf, e interamente dedicato a musiche di Anthony Braxton. Le composizioni di Braxton sono trans-idiomatiche, nel senso che non si conformano a nessun idioma o estetica particolare e, quindi, possono funzionare con tutti: Pat Thomas le ha arrangiate per un quintetto nel quale chitarra elettrica e ritmi funk e dub fanno da contraltare al pianoforte e al clarinetto, creando qualcosa che fa emergere tutta la gioia, la potenza e l’invenzione della musica di Braxton, senza suonare banalmente Braxtoniano.
Concerto a cura di Pat Thomas.

sabato 31 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Doppio Duo VasiPacorig ZavalloniZanisi SENZA VOCE(dal dentista)
prima assoluta
Vincenzo Vasi e Cristina Zavalloni sono due delle figure più talentuose e “fuori genere” fuoriuscite dalla scena creativa bolognese degli anni 90: il primo come cantante e polistrumentista in compagnia di Ella Guru, Vinicio Capossela, Mike Patton, Tristan Honsinger ecc; la seconda, presente nelle stagioni classiche della Carnegie Hall o del Barbican con compositori come Louis Andriessen o James MacMillan, quanto nei festival jazz con Uri Caine o Jason Moran. Tra i tanti progetti in cui sono attivi, ciascuno ha formato un duo piano/tastiere-voce per esplorare la forma-canzone aldilà di ogni pregiudizio e limite stilistico, dal Novecento colto di Weill e Ives per la Zavalloni con Enrico Zanisi, a Lou Reed o i Telex per Vasi con Giorgio Pacorig. SenzaVoce è un esperimento creato ad hoc per il festival – due voci si presenteranno armate dei rispettivi pianisti: così sul piatto ci saranno due duo, ognuno con la propria impronta stilistica, da disfare, rifare, scorporare, disturbare, apprezzare.

Rhys Chatham (foto di Sue Rynski) 

aaa-angelica.com

 

 

Music Is The Best 2025

Music Is The Best 2025

Annunciati i finalisti

della quarta edizione

 

Grande successo della call per partecipare alla quarta edizione di Music Is The Best, il concorso legato alla piattaforma dedicata ai talenti musicali emergenti italiani lanciata da Panico. Le tantissime iscrizioni, oltre 200, numerose come non mai arrivate sul sito www.mitb.it, e la qualità delle proposte, hanno convinto i giurati ad allargare il numero dei finalisti dai sei previsti a otto.

Questi gli artisti selezionati per le fasi finali di Music is The Best 2025:
AMORE AUDIODEMONACODINìCHEFEDERICA ZUDDASFRAMMENTIMILLEALICETANCREDI BIN e YASSMINE JABRANE.
Dopo le due serate finali del concorso, il 14 maggio al Diagonal Loft Club di Forlì e il 15 maggio al Covo Club di Bologna, una giuria di esperti decreterà il vincitore dell’edizione 2025,.

Ma le opportunità fornite dalla fase finale di Music Is The Best ai gruppi finalisti non finiscono qui perché i musicisti finalisti parteciperanno ai workshop e ai momenti formativi guidati da professionisti del settore che ne favoriranno la crescita creando connessioni tra artisti e addetti ai lavori, promotori di eventi live, studi di registrazione e professionisti dell’industria musicale.
Questo è lo scopo principale che Panico si è prefisso con Music Is The Best, dare voce alle molteplici sfumature del panorama musicale italiano, individuando e promuovendo progetti musicali emergenti senza limitazioni di genere o linguaggi.

Questo il programma delle due serata finali:
14 MAGGIO – DIAGONAL LOFT CLUB [FC]
•⁠  ⁠DINìCHE
•⁠  ⁠Yassmine Jabrane
•⁠  ⁠Federica Zuddas
•⁠  ⁠Frammenti

15 MAGGIO – COVO CLUB [BO]
•⁠  ⁠Amore Audio
•⁠  ⁠MilleAlice
•⁠  ⁠Demonaco
•⁠  ⁠Tancredi Bin

I vincitori di Music is The Best 2025 si aggiudicheranno la produzione e la promozione di un progetto discografico e per questo saranno affiancati da un team di professionisti che ha già lavorato con artisti quali IOSONOUNCANEDaniela PesPop XColombreMaria AntoniettaJulie’s Haircut.

La vincitrice del premio Music is The Best 2024 è stata Calliope, al secolo Giulia Agostini, cantautrice toscana classe ’94. In attesa del suo album di debutto, uscirà a breve il suo secondo singolo “fertili”.

Music is the best è stato finanziato per il secondo triennio dalla Regione Emilia-Romagna attraverso la Legge 2.

FOCUS SUI FINALISTI 

AMORE AUDIO
Amore Audio è il progetto musicale di Alessandro Scola e Luigi Lonetto, nato nel 2024 dall’evoluzione del loro percorso artistico e dalla passione condivisa per la musica elettronica. Con base a Torino, il duo fonde UK bass, fast house, future garage e pop italiano, creando un sound originale fatto di ritmiche spezzate, melodie nostalgiche e linee ipnotiche. Il nome racchiude l’essenza del progetto: “audio” evoca il suono, ma richiama la parola “odio”, rappresentando il contrasto tra emozione e conflitto che permea la loro musica. Le loro tracce sono un connubio di energia e movimento, con bassi potenti, ritmi complessi e voci disperate.
www.instagram.com/_amoreaudio/

DEMONACO
Cantautore partenopeo a Bologna ormai da tempo. Ivo aka Demonaco è un bassista di vecchia data, amante della musica motown, del cantautorato italiano e del jazz. Negli ultimi anni riscopre il fascino della chitarra e inizia a scrivere brani in lingua italiana dal sound indie soul. Nei live porta la sua lingua madre mista al dialetto napoletano, il tutto enfatizzato dalle sonorità jazz, soul, funk della band che lo accompagna. Al suo primo progetto di cantautorato Demonaco ha il profumo della terra e delle storie d’amore andate male.
www.instagram.com/demonaco/

DINìCHE
Il 17 gennaio 2025 è uscito il suo primo EP “IN TIEMP’ (ON TIME)”, che ha visto il singolo Nisida debuttare nelle principali playlist Spotify, ovvero “New Music Friday Italia”, “anima R&B”, “nuovo pop”. Il progetto è stato presentato a Tgcom24, Cosmpoltitan, Rai Isoradio, Rai Radio Live, Tv Sorrisi e Canzoni e Corriere del Mezzogiorno. Il 14 marzo ha pubblicato “FUOCHI AMMARE”, che è stato inserito nelle principali playlist Apple: “Swipe Pop”, “Super Indie” e “New Music Daily”. I singoli Nisida e FUOCHI AMMARE sono stati finalisti di diversi premi nazionali, come il Ciao-Rassegna Lucio Dalla, Musicultura e il 1M Next di iCompany.
www.instagram.com/ladiniche/

FEDERICA ZUDDAS
Nata e cresciuta in un piccolo paese della Sardegna nelle vicinanze di Cagliari, Federica Zuddas (Elettronica/ITA-ENG) è musicista e cantautrice che dà forma con la voce a musiche eteree in cui ritmi e suggestioni elettroniche si intrecciano a melodie intime e avvolgenti. Prima di approdare a Bologna si trasferisce a Londra, dove ha la possibilità di imbattersi in numerose comunità e contesti della musica sperimentale, esperienza estremamente formativa per la costruzione della sua visione artistica. Nel suo percorso ha esplorato diversi linguaggi musicali come collaboratrice, dal Jazz/Neo Soul (Subconscio, De.Stradis) all’improvvisazione elettroacustica, facendo largo uso di voci processate e di looper (Derby Elettrico, Dicembre 2024 per Fondazione Teatri Parma-Reggio Emilia).
www.instagram.com/polleggiosoul/

FRAMMENTI
Codice binario. Francesco (checco) e Antonio (toni) si conoscono in sala prove e si odiano fin dal primo momento. Lo stesso odio che attirava Catullo a Claudia. Checco amante della musica elettrica e della piacevole armonia pop, Toni convinto che quella elettronica non sia musica e che fare schifo sia un dovere morale. Giorgio gabber vs Luigi tecno. È bastato un concerto di Cosmo per fargli capire che una strada era possibile, che nell’elettronica vivono le idee dei grandi pensatori e nel cantautorato la leggerezza del ballo. Originari del profondo Veneto suonano e pubblicano costantemente. Condividono il palco con artisti come Management, Eugenio in Via di Gioia, Colombre, Iside, okgiorgio. Nel 2024 partecipano al programma X – Factor, raggiungendo la fase degli Home Visit.
/www.instagram.com/frammenti_frammenti/

MILLEALICE
MilleAlice è una cantautrice il cui progetto nasce dall’esigenza di raccontarsi nel profondo, avendo cura di non perdere le mille sfaccettature che ci caratterizzano nel nostro essere. Questo può avvenire attraverso la musica, laddove il progetto presenta un cantautorato pop che si sporca talvolta di rock, talvolta di funk, talvolta di indie e così via. 
www.instagram.com/mmmillealice/

TANCREDI BIN
Tancredi Bin è un musicista, produttore e cantautore bolognese, già conosciuto nella scena underground per essere stato il batterista di diverse formazioni metal. Oggi debutta col suo progetto solista, decisamente lontano dai suoi precedenti lavori, inaugurando la sua personalissima identità artistica. “All’apice” è stato il primo brano ad aprire la strada al nuovo percorso discografico di Tancredi Bin, pubblicato venerdì 17 maggio in concomitanza al suo debutto in società al festival MI Ami 2024. Un cantautorato materico e naturalistico, ricco di trame sonore e di strati inaspettati, dall’attitudine lo-fi, ma dal risultato denso e raffinato: è questa la dimensione sensoriale in cui Tancredi Bin ci inviterà a entrare, un immaginario sonoro libero di riferimenti esterni, se non quelli intimi dell’artista.
www.instagram.com/tancredibin/

YASSMINE JABRANE
Yassmine Jabrane è una cantautrice romana classe 1996. Nel suo progetto unisce musica  mediterranea a pop-elettronico di stampo più europeo. Con il suo primo EP “Urbe” uscito a Gennaio 2024, crea attorno a sé  un mondo melodico urban/neo soul che richiama al pop americano.
www.instagram.com/yuppmine/

 

www.mitb.it

www.facebook.com/musicisthebest/

www.instagram.com/musicisthebest.it/

 

Bruce Soord presenta una nuova edizione celebrativa


BRUCE SOORD PRESENTA

L’EDIZIONE CELEBRATIVA

PER IL 10° ANNIVERSARIO DEL SUO

ALBUM DI DEBUTTO OMONIMO

IN USCITA IL 30 MAGGIO PER KSCOPE

RIMASTERIZZATO A METÀ VELOCITÀ

PRESSO GLI ABBEY ROAD STUDIOS

E STAMPATO SU VINILE BLU PERLA

 

Un decennio fa, Bruce Soord – la forza creativa dietro The Pineapple Thief – pubblicava il suo omonimo album di debutto da solista, un’esplorazione profondamente personale della memoria, del luogo e dell’identità. Ora, a dieci anni di distanza, viene rivisitato in una nuova edizione rimasterizzata, masterizzata a metà velocità presso gli Abbey Road Studios e stampata su vinile blu perlato, in uscita il 30 maggio per Kscope. 

“He’s created something remarkable”- CLASSIC ROCK MAGAZINE
“Soord has genuinely created something truly outstanding”– PROG MAGAZINE

In contrasto con i paesaggi sonori dilatati e cinematografici della sua band, Bruce Soord ha rivelato un lato più introspettivo e organico del suo songwriting. Dalla sua uscita originale nel 2015, la carriera di Soord ha continuato a evolversi. In qualità di principale autore e produttore di The Pineapple Thief, ha guidato la band attraverso una serie di acclamati album, tra cui Your Wilderness (2016), Dissolution (2018), Versions of the Truth (2020) e It Leads to This (2024), che ha scalato le classifiche, affinando ed espandendo la distintiva fusione di rock progressivo e alternativo della band. Al di là del suo lavoro con i The Pineapple Thief, Soord si è affermato come ricercato produttore e ingegnere del suono, prestando la sua esperienza ad artisti come TesseracT, Opeth e Jethro Tull, proseguendo anche la sua carriera solista con All This Will Be Yours (2019) e Luminescence (2023).

Il 2015 sembra ieri, anche se un ieri molto diverso. I miei due gemelli avevano 7 anni. Mia figlia, che ora ha 6 anni, doveva ancora nascere. Avevo appena fatto il salto per diventare un musicista professionista. E come molti “professionisti” dell’industria musicale, ero al verde. Ascoltare questo disco mi riporta indietro nel tempo, agli “schemi familiari” della vita quotidiana, alle “probabilità” di ottenere un qualche tipo di successo reale con la mia musica, mentre languivo nel mio studio nella mia città natale, Yeovil. Sepolto lì. Ma c’è una canzone in questo disco che probabilmente dice tutto quello che ho sempre voluto dire.  “Field Day Part 2” avrà per sempre un posto speciale nel mio cuore – Bruce Soord


PRE- ORDINA LA NUOVA EDIZIONE DELL’ALBUM DI DEBUTTO
DI BRUCE SOORD SU VINILE BLU PERLATO
(HALF-SPEED REMASTER) IN USCITA IL 30 MAGGIO

 

Bruce Soord “Bruce Soord”
Tracklist

Black Smoke [03:27]
Buried Here [04:20]
The Odds [03:34]
A Thousand Daggers [04:46]
Born In Delusion [04:10]
Willow Tree [05:14]
Field Day Part 1 [03:15]
Field Day Part [01:44]
Familiar Patterns [04:14]
Leaves Leave Me [05:17]

L’edizione per il 10° anniversario di Bruce Soord uscirà il 30 maggio su vinile blu perlato e sarà rimasterizzata a mezza velocità presso gli Abbey Road Studios
Pre-ordina qui

 

Bruce Soord online:
Facebook, twitter & Instagram: @bsoord

 

The Pineapple Thief online:
Website: www.thepineapplethief.com
Facebook: www.facebook.com/thepineapplethief
Twitter: www.twitter.com/pineapplethief
Instagram: www.instagram.com/thepineapplethief
Spotify: https://play.spotify.com/artist/4lrBMUSk8PiNnCEZfsmPAk
YouTube: https://www.youtube.com/playlist?list=PLE6401DB011BD837E
Apple Music: https://itunes.apple.com/gb/artist/the-pineapple-thief/id278648772