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È tempo di rimettere la musica al centro: annunciata la quarta edizione di Music Is The Best

È tempo di rimettere

la musica al centro:

annunciata la quarta edizione di

Music Is The Best

la piattaforma di scouting di Panico


Compila il modulo di selezione QUI 

 

Dopo il successo della scorsa edizione vinta da Calliope, torna Music is the Best, la piattaforma dedicata ai talenti musicali emergenti italiani lanciata da Panico.

Le iscrizioni alla quarta edizione del concorso targata 2025 si aprono ufficialmente oggi e si chiuderanno il prossimo 4 aprile. Per partecipare, è necessario compilare il modulo di selezione disponibile online sul sito www.mitb.it

Anche quest’anno il concorso si svilupperà in tre fasi: selezioni online, selezioni dal vivo e workshop & formazione.

Dal 5 aprile in poi la giuria tecnica di Music Is The Best selezionerà on line i sei progetti che verranno annunciati il 14 aprile e che oltre a partecipare a workshop e momenti formativi guidati da professionisti del settore, avranno accesso alle due serate finali, quest’anno il 14 maggio al Diagonal Loft Club di Forlì e il 15 maggio al Covo Club di Bologna, dove una giuria di esperti decreterà il vincitore di Music is the Best 2025.

Per il quarto anno consecutivo, Music is the Best si propone di dare voce alle molteplici sfumature del panorama musicale italiano, individuando e promuovendo progetti musicali emergenti senza limitazioni di genere o linguaggio, favorendone la crescita, creando connessioni tra artisti e addetti ai lavori, promotori di eventi live, studi di registrazione e professionisti dell’industria musicale

Premi

I vincitori di Music is The Best 2025 si aggiudicheranno la produzione e la promozione di un progetto discografico e per questo saranno affiancati da un team di professionisti che ha già lavorato con artisti quali IOSONOUNCANE, Daniela Pes, Pop X, Colombre, Maria Antonietta, Julie’s Haircut, etc.
La call è attiva sul sito www.mitb.it sul quale sarà possibile iscriversi fino al 4 aprile 2025.

La vincitrice del premio Music is The Best 2024 è stata Calliope, al secolo Giulia Agostini, cantautrice toscana classe ’94, e il suo album di debutto è stato già registrato e sarà in uscita nei prossimi mesi.

Music is the best è stato finanziato per il secondo triennio dalla Regione Emilia-Romagna attraverso la Legge 2.

 

www.mitb.it

www.facebook.com/musicisthebest/

www.instagram.com/musicisthebest.it/

 

"16000 Days" è il nuovo signolo deli O.R.k.

Foto di 2B Photo Lab

 

“16000 Days”

è il nuovo signolo deli O.R.k.

estratto dal prossimo album

“Firehose Of Falsehoods”

in uscita per Kscope il 21 marzo 2025

 

Ecco il nuovo singolo degli O.R.k.! Il brano, intitolato “16000 Days”, è l’ultimo estratto dall’attesissimo nuovo album della band, Firehose Of Falsehoods, in uscita il 21 marzo per Kscope. Dall’ottobre 2024 a oggi, Il collettivo internazionale ha dato vita a una nuova fase di attività che ha visto l’uscita del singolo Blast Of Silence seguito e da altri 4 singoli: PUTFPMask Becomes The FaceThe Other Side e ora 16000 Days.

ASCOLTA/ACQUISTA “16000 DAYS” + GUARDA IL TRAILER SU YOUTUBE

 

Riguardo al nuovo singolo, il bassista e autore Colin Edwin ha dichiarato: “16000 Days è una canzone per tutti coloro che hanno raggiunto un traguardo importante nella vita ma che, come quando erano piccoli, sono ancora pieni di domande senza risposta. È quanto di più vicino a una canzone di self-help gli O.R.k. abbiano mai fatto e sono abbastanza sicuro che sia un sentimento universale”.

 


“FIREHOSE OF FALSEHOODS” SARÀ PUBBLICATO SU VINILE VERDE COKE-BOTTLE, VINILE NERO CLASSICO, CD E IN FORMATO DIGITALE. LE EDIZIONI CD E DIGITALE CONTENGONO LA BONUS TRACK “DIVE IN”
PREORDINA QUI

FIREHOSE OF FALSEHOODS
Tracklist
1. Blast of Silence [04:13] 
2. Hello Mother [03:25] 
3. The Other Side [04:35] 
4. 16000 Days [04:18] 
5. PUTFP [05:31] 
6. Seven Arms [03:23] 
7. Beyond Reach [04:35] 
8. Mask Becomes The Face (feat John Wesley) [05:56] 
9. Dive In [14:00] (BONUS TRACK – solo CD + edizione digitale)

Firehose of Falsehoods prosegue il viaggio che gli O.R.k hanno iniziato con l’esordio Inflamed Rides del 2015 e portato avanti con i successivi album Soul Of An Octopus (2017), Ramagehead (2019) e Screamnasium (2022). Attraverso l’esplorazione di tematiche legate alla tensione, alla redenzione e alla condizione umana, il loro ultimo disco è un ambizioso viaggio nell’inesprimibile. Il cantante Esposito Fornasari afferma: “Viviamo in un mondo in cui è sempre più difficile conoscere la verità, quindi intitolare l’album Firehose of Falsehoods (Un fiume di falsità) voleva essere un riferimento intenzionale a qualcosa di completamente opposto alla sincerità che cerchiamo di esprimere nella nostra musica e nei nostri testi”.

L’immagine di copertina, disegnata dal famoso illustratore di fumetti Marvel/DC Denis Rodier, esprime ambiguità. I tentacoli rappresentano forse una creatura malvagia e invisibile che ci avvolge nella propaganda?! Oppure la creatura è un essere nascosto ma eroico, che tende la mano per schiacciare gli altoparlanti e liberarci dalle false narrazioni?!

Gli O.R.k hanno in programma una serie di concerti molto attesi nel 2025, tra cui un tour da headliner nel Regno Unito dove saranno affiancati dai beniamini di culto The Paradox Twin
 

Date del tour degli O.R.k
07 MAGGIO – Lupus in Fabula – Nimis, Italia
09 MAGGIO – Poppodium Boerderij – Zoetermeer, Paesi Bassi
11 MAGGIO – Schouwburg Venray summaZaal – Venray, Paesi Bassi
14 MAGGIO – Arena Wien – Vienna, Austria
15 MAGGIO – Bounty Rock Café – Olomouc, Cechia
16 MAGGIO – Blue Note – Nové Mesto nad Váhom, Slovacchia
17 MAGGIO – Bombura Klub – Brezno, Slovacchia
18 MAGGIO – Klub Gwarek – Cracovia, Polonia
22 MAGGIO – 1865 – Southampton, Regno Unito
23 MAGGIO – 229 – Londra, Regno Unito
24 MAGGIO – 45 Live – Kidderminster, Regno Unito
25 MAGGIO – The Parish – Huddersfield, Regno Unito*
28 MAGGIO – Off Modena – Modena, Italia OSPITE SPECIALE: MONOLITH GROWS
29 MAGGIO – Legend 54 – Milano, Italia
30 MAGGIO – Club Il Giardino – Lugagnano, Italia
*con i Paradox Twin
 

 

Il nuovo album di O.R.kFirehose Of Falsehoods, uscirà il 21 marzo su Kscope.
Preordina: https://ork.lnk.to/FOF

Gli O.R.k. sono:
Lorenzo Esposito Fornasari a.k.a LEF – voce
Pat Mastelotto – batteria
Colin Edwin – basso
Carmelo Pipitone – chitarra

 

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Bryan Ferry e Amelia Barratt presentano il nuovo singolo "Florist"

Bryan Ferry e Amelia Barratt

presentano il nuovo singolo

“Florist”

secondo estratto da

“Loose Talk”

il nuovo album di inediti

con musiche di Bryan Ferry

e testi narrati da Amelia Barratt

in uscita il 28 marzo 2025

 

Preordina “Loose Talk” QUI

Ascolta il secondo estratto “Florist” QUI

Guarda il video di “Florist” QUI

Foto di Albert Sanchez

 

Bryan Ferry e la performer, scrittrice e pittrice Amelia Barratt presentano “Florist”, il secondo singolo estratto dal loro album Loose Talk, in uscita il 28 marzo. 

Dopo la coinvolgente e colma di sfaccettature “Orchestra”“Florist” invita l’ascoltatore ad addentrarsi nel mondo cinematografico di Loose Talk. Il video ufficiale è stato girato e diretto da Bryan Ferry. Guardalo QUI

Loose Talk segna l’inizio di un nuovo capitolo creativo per Bryan Ferry, un progetto che prende forma tra musica, poesia e arte. Cinquantatré anni dopo l’iconico album di debutto dei Roxy Music, vero e proprio fulmine a ciel sereno, il nuovo lavoro è altrettanto sorprendente e inaspettato. I suoni, le forme e i testi narrati che li accompagnano, lo rendono diverso da qualsiasi altro album precedente dell’artista inglese. Allo stesso tempo, l’atmosfera che Loose Talk cattura, affonda pienamente le sue radici nei cinquant’anni di produzione artistica di Ferry.

Con Loose Talk Ferry per la prima volta compone dei nuovi brani per un altro autore: undici testi scritti da Amelia Barratt, affascinanti micro-fiction allo stesso tempo frammentarie e autonome. 

L’album è in equilibrio tra astrazione e un raffinato minimalismo spinto da un’energia fresca e sperimentale. La musica di Ferry e i testi della Barratt contengono ciascuno i propri codici. Quando questi codici si fondono, l’album scopre il proprio linguaggio: due monologhi iniziano una conversazione che diventa un duetto.

Parlando di Loose TalkBryan Ferry ha dichiarato: “L’intera esperienza della realizzazione di Loose Talk ha rappresentato un’eccitante novità. Sembra che abbia aperto un capitolo completamente nuovo nel mio lavoro. Il lavoro di Amelia costudisce un’atmosfera molto forte e sono stato attento a non intralciare le sue parole. Spero che insieme abbiamo creato qualcosa che nessuno dei due avrebbe potuto fare da solo.
L’esperienza più vicina a brani come questi forse l’ho vissuta ai tempi dei Roxy con In Every Dream Home A Heartache Mother Of Pearl. In un certo senso, anche quelli sono una sorta di monologhi parlati. Mi fa piacere che chi ha ascoltato Loose Talk abbia detto: ‘Oh, questo è qualcosa di davvero diverso’. È quello che ho sempre voluto in tutto ciò che ho fatto o in cui sono stato coinvolto: essere diverso. Diverso da quello che si è sentito o visto prima. È questo il senso dell’essere un artista: cercare di creare una cosa nuova, un nuovo mondo
”.

Amelia Barratt ha dichiarato: “Loose Talk è una conversazione tra due artisti: un album collaborativo di musica di Bryan Ferry con testi narrati da me. È un’opera cinematografica; la musica viene abbinata alle immagini.
C’è la possibilità di sperimentare all’interno di una cornice. E c’è la libertà di sapere esattamente quale è il mio ruolo e di poter passare il testimone per estendersi creativamente, sapendo che c’è qualcuno dall’altra parte che lo porterà avanti. Niente così è off limits
”.

Bryan Ferry e Amelia Barratt sono entrati in contatto per la prima volta grazie al loro coinvolgimento nel mondo dell’arte. La collaborazione è iniziata con un incontro casuale all’inaugurazione di una mostra, dove Ferry si è incuriosito nel sapere che la Barratt aveva iniziato a lavorare con la scrittura e la performance parallelamente alla sua pittura. Entrambi gli artisti condividono una formazione artistica – Bryan Ferry ha studiato pittura all’Università di Newcastle negli anni Sessanta, Barratt alla Glasgow School of Art e alla Slade School of Art, dove ha conseguito un MFA nel 2016 – ma sono le differenze tra loro ad animare Loose Talk e a creare un territorio non ancora delineato. 

La collaborazione di Bryan Ferry con Amelia Barratt è stata annunciata per la prima volta con l’uscita di “Star” nel 2024, presentata come inedito nella recente raccolta di 81 brani che abbracciano la carriera di Ferry, Retrospective: Selected Recordings 1973-2023. “Star” è stata descritta come “smouldering brilliance” da Uncut Magazine, “a sinister sequel to Dance Away” da MOJO, “remarkable, crunching, frosted, sub-zero electronics” da CLASH Magazine e “a trippy new single” da NME.

Loose Talk sarà pubblicato il 28 marzo in formato digitale, CD, vinile nero, vinile verde e vinile trasparente. L’album è disponibile per il pre-ordine QUI

Loose Talk

Tracklist

1. Big Things
2. Stand Near Me
3. Florist
4. Cowboy Hat
5. Demolition
6. Orchestra
7. Holiday
8. Landscape
9. Pictures On A Wall
10. White Noise
11. Loose Talk

 

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Paolo Angeli protagonista a marzo di un tour con 14 concerti da solista negli Stati Uniti

Paolo Angeli

sarà protagonista a marzo di un tour

con 14 concerti da solista negli Stati Uniti

una maratona coast-to-coast

che lo vedrà esibirsi in ben 14 stati
____________

In uscita a maggio il nuovo album

Foto di Nanni Angeli

 

Paolo Angeli, da circa 30 anni è considerato una figura di riferimento dalle avanguardie musicali, traslando la musica sarda in un contesto contemporaneo e post-rock, e per questo acquisendo una crescente notorietà internazionale.
Che Paolo Angeli abbia una carriera consolidata  negli States è evidente già scorrendo le decine di video che si trovano su Youtube: una carrellata che immortala le sue esibizioni per le radio statunitensi, in primis il suo Tiny Desk NPR, e, a seguire, quelle per New Sounds (WNYC) e il live al Kennedy Center e SFJAZZ.
D’altronde negli anni ’90, la stampa specializzata americana accoglieva con sorpresa ed entusiasmo i suoi primi album, mentre agli inizi del 2000 le sue esibizioni nei club leggendari di New York e San Francisco suscitavano grande successo di critica e di pubblico.
Questo lungo percorso trentennale ha portato Paolo Angeli a esibirsi nel 2018 alla Carnegie Hall, tempio della musica internazionale, e ad arrivare – con gli album Jar’a e Rade – alla candidatura ai Grammy Awards per due anni consecutivi.

Una lunga luna di miele che trova l’ennesima conferma nell’imminente tour americano che già si preannuncia entusiasmante, anche perché toccherà tante città in cui Angeli non si è ancora mai esibito.
Il tour avrà inizio il 6 marzo a Cleveland (Clevelart, Transformer Station), proseguendo l’8 marzo a New York – nell’ambito della Improvisations series del prestigioso World Music Institute – al leggendario The Public Theater (Joe’s Pub). in questa sala emblematica di Manhattan hanno suonato leggende del pop-rock (David Byrne, Amy Winehouse, Bono, Pete Townshend); del jazz e della musica d’avanguardia (Alice Coltrane, Laurie Andreson); della world music, (Angélique Kidjo e Youssou N’Dour) fino ad arrivare a Rosalia, la stella della musica urban.

Il 9 sarà la volta di Baltimora (Creative Alliance), il 10 di State College (Manny’s), l’11 di Filadelfia (Fire Museum), dopodiché sull’altra costa Angeli sarà protagonista di ben 4 set al SFJazz di San Francisco (13 e 14 marzo), il 15 a Portland (Jack London Revue), il 18 con un doppio appuntamento a Denver (Mighty Fine Productions e University of Colorado), il 20 a Omaha (Bemis Center), il 21 a Minneapolis (The Cedar), il 22 ad Amherst (The Drake), il 23 a Kittery (The Dance Hall).

Paolo Angeli in più occasioni ha ribadito che la sua dimensione più congeniale è quella dei live, in cui reinventa letteralmente la sua musica, cambiando ogni sera la scaletta e dando ampio spazio all’improvvisazione. Alla base dei live ci sarà un pot-pourri dei suoi ultimi tre album da solista (Jar’aRadeNijar), caratterizzato da un approccio libero che include anche brani dei vecchi lavori discografici. Durante il tour saranno presentati in anteprima anche brani inediti che troveranno spazio nel suo nuovo album in studio la cui uscita è prevista a maggio, una summa delle potenzialità della chitarra-orchestra di Paolo Angeli, ma anche un momento in cui il musicista sardo ribadisce un uso non convenzionale della sua voce, traslata in un ambito onirico, materico e visionario.
Parte del tour americano è sostenuto dall’IIC di San Francisco e di Chicago. 

Non è semplice definire la musica di Paolo Angeli: un crossover tra popolare e contemporaneo, tra pulsazioni di balli sardi, arcate mediorientali, adagi desert, citazioni di rebetiko e memorie delle avanguardie storiche. Considerato tra i più importanti innovatori, Angeli è approdato ad una sintesi di linguaggio in cui ha collocato nella contemporaneità la musica tradizionale sarda, tracciando un ponte ideale tra memoria e innovazione, dando forma a quella che lui stesso definisce musica d’avanguardia mediterranea. La sua chitarra rappresenta il fulcro della sua attività da solista: uno strumento orchestra che – nel nuovo modello nato dalla collaborazione con liuterie Micheluttis (Cremona) e Oran (Lunamatrona) – è dotato di 25 corde, martelletti come un pianoforte, eliche per la realizzazione di bordoni, ponti mobili per evocare la Kora e il Sitar – suonato in pizzicato, con l’archetto, in funzione rumorista e percussiva. 
Angeli non ha dubbi sul quale sia la radice della sua musica: la frequentazione costante della musica sarda (da ascoltare con attenzione la sua ultima collaborazione con il Tenore Murales di Orgosolo), con una conoscenza approfondita dei repertori legati al canto a chitarra (grazie all’apprendistato con Giovanni Scanu) e ai canti della settimana santa.

Pat Metheny e Fred Frith, oltre ad aver suonato insieme a Paolo Angeli, lo considerano tra i solisti più autorevoli in ambito mondiale; Jamie Ludwig (Chicago Reader) sintetizza così le sue innovazioni:”…molti critici pensano che l’era della musica per chitarra sia finita, ma non tengono conto di Paolo Angeli… “. 

05.03 Cleveland The Cleveland Museum of Art
06.03 Chicago Constellation Chicago
08.03 New York World Music Institute at the Public Theather (Joe’s Pub)
09.03 Baltimore Creative Alliance
10.03 State College Gorinto Productions
11.03 Philadelphia – Fire museum Fire Museum Presents The Rotunda
13.03 San Francisco SFJAZZ
14.03 San Francisco SFJAZZ
15.03 Portland Jack London Revue
18.03 Denver Creative Music Works
20.03 Omaha Bemis Center for Contemporary Arts
21.03 Minneapolis The Cedar Cultural Center
22.03 Amherst (MA) Secret Planet, Western Mass
23.03 Kittery (ME) The Dance Hall, Kittery, Maine

 

www.paoloangeli.com/

www.facebook.com/paolo.angeli.73

www.instagram.com/paoloangeliofficial/

 

"Andiamo forte" è il nuovo singolo di Andrea Carboni

“Andiamo forte”

è il nuovo singolo di

Andrea Carboni

Ascolta/Acquista “Andiamo forte” QUI

 

Dopo l’uscita di “Io te l’avevo detto”, il cantautore toscano Andrea Carboni presenta “Andiamo forte”, secondo estratto da Passanti, mostri e fantasmi, il suo nuovo e quarto album in uscita l’11 aprile 2025.

Con un testo evocativo e immagini che si intrecciano come frammenti di un sogno, “Andiamo forte” è un inno al movimento, alla ricerca di una libertà indefinita ma profondamente necessaria. Le parole si muovono sul vento innalzato da pianoforte e archi, con versi brevi e incisivi che dipingono una scena delicata e surreale: la pioggia che cade dentro un bicchiere, le stelle che si dissolvono come neve, le difficoltà che si sciolgono in una lacrima di sabbia. Con “Andiamo forte”Andrea Carboni ci porta in una dimensione sospesa tra il reale e l’immaginario, un luogo in cui le emozioni fluiscono libere e il tempo sembra dissolversi in poesia.

Ascolta/Acquista “Andiamo forte” QUI

Passanti, mostri e fantasmi nasce da una finestra aperta sul mare della Sardegna, in un momento collettivo in cui guardarsi dentro era una delle poche risorse disponibili. Così, mentre i dischi precedenti avevano affrontato temi come l’amore (DUE [ ]) e la critica sociale (La rivoluzione cosmetica) con uno sguardo sostanzialmente soggettivo, in questo disco lo sguardo diventa in qualche modo circolare. Attraverso otto canzoni si raccontano relazioni fra esseri umani che poi ritornano su loro stesse, un viaggio che mira a mettere in discussione ruoli, decisioni, sogni, ideali, in un continuo nascere e morire di passanti, mostri e fantasmi.

L’idea dell’album ha preso forma nell’estate del 2020, con la ricerca da parte di Andrea Carboni di una dimensione personale, un cerchio fatto solo di poche persone (Daniela Savoldi, che ha arrangiato e suonato tutti gli archi e Paolo Mauri, che ha prodotto il disco) che negli ultimi anni sono diventati parte della famiglia musicale del cantautore toscano.


Foto di Sebastiano Ramingo Bongi Toma

 

www.facebook.com/AndreaCarboniMusica/

www.instagram.com/_andrea_carboni_/

Torna il festival internazionale di musica AngelicA

A n g e l i c A  3 5

Festival Internazionale di Musica

trentacinquesimo anno

Bologna, Modena – 30 aprile > 31 maggio 2025

* * *

Charlemagne Palestine & Rhys Chatham

in prima assoluta con

“TWO forrrrr AngelicA”

inaugureranno la trentacinquesima

edizione del festival

Acquista il biglietto per Palestine & Chatham ad AngelicA  QUI
“Immagine in transizione” – particolare dell’immagine di AngelicA 35

 

Saranno gli americani, da molti anni residenti a Bruxelles e a Parigi, Charlemagne Palestine & Rhys Chatham, due dei massimi esponenti del movimento minimalista-massimalista, i protagonisti della serata di apertura della trentacinquesima edizione del festival internazionale di musica di ricerca contemporanea AngelicA.
Il 30 aprile al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo di Bologna si terrà la prima assoluta di “TWO forrrrr AngelicA”, un progetto appositamente creato per il festival che costituirà il primo degli eventi che ancora una volta impreziosiranno il programma di un festival che con la sua ecletticità, svolge un ruolo di primaria importanza nel panorama internazionale della musica contemporanea.

Amici di AngelicA di lunga data, ritornano al festival, questa volta insieme, Charlemagne Palestine & Rhys Chatham per un concerto in duo preceduto da qualche giorno di prove in teatro. Considerati storicamente “minimalisti”, questo aggettivo suona stretto per loro e li rac-chiude in un mondo dove non vogliono stare. Proprio in un incontro pubblico ad AngelicA, Charlemagne Palestine rispondendo a una domanda su questo tema, esclamò ad alta voce: “I am a Maximalist!”.
Sarà l’intensità una delle chiavi per leggere il lavoro che Palestine & Chatham presenteranno ad AngelicA.

Nei giorni successivi, al Teatro Comunale di Modena, Chatham presenterà le sue composizioni in una versione inedita per 30 chitarre elettriche, insieme a Myriam Stamoulis basso elettrico e Jonathan Kane alla batteria (ospite di AngelicA nel 2000 insieme a The Forever Bad Blues Band di e con La Monte Young & Marian Zazeela).
Palestine invece potremo ascoltarlo in solo all’organo a canne della Basilica di Santa Maria dei Servi di Bologna.

Le catalogazioni, è noto, stanno strette anche ad AngelicA che da 35 anni cerca di aprire la musica al pubblico e il pubblico alla musica.

Il programma completo del festival che dal 30 aprile fino al 31 maggio si svolgerà tra il Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo di Bologna e il Teatro Comunale di Modena, sarà reso noto nelle prossime settimane.
Dal 1991 il festival, creato da Massimo Simonini e Mario Zanzani, ha rivolto il suo sguardo alla vivacità della scena internazionale della musica proponendo musicisti nazionali e internazionali dei settori più radicali della musica di ricerca a 360 gradi.

Charlemagne Palestine & Rhys Chatham
TWO forrrrr AngelicA  (Stati Uniti/Belgio, Stati Uniti/Francia)
Prima assoluta

Charlemagne Palestine: pianoforte, voce, organi elettrici
Rhys Chatham: flauto in do, flauto contralto, chitarra elettrica, elettronica

Musiche di Charlemagne PalestineRhys Chatham

Acquista il biglietto per Palestine & Chatham ad AngelicA  QUI
Un momento di AngelicA 2024

Il triplo CD “Musica per Sconosciuti”

di Mirco Mariani uscirà il 3 aprile

per la collana I Dischi di AngelicA

E’ il cantautore e polistrumentista romagnolo Mirco Mariani il protagonista della nuova uscita della collana I Dischi di AngelicA, la sezione discografica collegata da sempre al festival.
Il triplo CD “Musica per Sconosciuti” contiene un repertorio di 158 brani concepiti per film e film immaginari, che mostrano un Mirco Mariani sorprendente mai ascoltato finora. Musicista straordinario e appassionato ricercatore di strumenti dimenticati e rari, Mariani negli anni ha collaborato con artisti del calibro di Vinicio Capossela, Stefano Bollani, Gianluigi Trovesi e Marc Ribot, dando vita al progetto Saluti da Saturno e alla band Extraliscio.

L’album, realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge Musica L.R. 2/2018 anno 2025, uscirà in occasione dell’ultimo concerto della stagione 2024/2025 di AngelicA, giovedì 3 aprile 2025. Il box composto da 3 CD con 158 brani per circa tre ore di musica, conterrà anche un libretto di 16 pagine e una spilla, e sarà distribuito da Goodfellas.

 

aaa-angelica.com

 

 

I Satoyama tornano in tour in Svezia con "Sinking Islands 3.0" insieme al collettivo Biloura

Satoyama

tornano in tour in Svezia con

“Sinking Islands 3.0”

insieme al collettivo Biloura

20.3 HSM Workshop University Gothenburg
21.3 Jazz i Helsingborg
22.3 Jazzakademi Södra Öland, Ölands Folkhögskola
24.3 Kalmar Teather  _kids show & live performance
25.3 Jazz i Halmstad
26.3 Brötz Gothenburg

 

Satoyama, gruppo piemontese autore di musica immaginifica, è da sempre legato a filo doppio a tematiche sulla salvaguardia ambientale. Sinking Islands, il loro ultimo album uscito per Auand Records, è dedicato all’innalzamento dei mari e a quelle isole che entro la fine del secolo verranno sommerse con la conseguente scomparsa delle comunità e culture che vi dimorano.
A marzo 2025 i Satoyama torneranno in Svezia portando il loro concerto performativo Sinking Islands 3.0, co- creato da Satoyama e Biloura. La band sarà accompagnata dalle performer del collettivo interculturale Biloura che, attraverso un’esibizione dedicata, sensibilizzerà il pubblico sulle tematiche ambientali con un approccio onirico e poetico.
Come da loro abitudine, i Satoyama per minimizzare al massimo le emissioni legate alla loro attività, hanno scelto come unico mezzo di trasporto il treno.

Oltre alle esibizioni programmate nei teatri, Satoyama e Biloura incontreranno gli studenti dell’università di Gotheborg per un workshop sull’organizzazione di un tour a basso impatto ambientale; a Kalmar invece porteranno due spettacoli, compresa una performance pomeridiana dedicata ai bambini.
Il progetto supportato da Europe Jazz Network e WeStart ha trovato partnership in Nusica.org da e Knutpunkt, entrambe realtà già legate a eventi caratterizzati dall’attenzione ambientale.

La performance è costruita per immergere il pubblico in paesaggi sonori animati, i quali si collocano a cavallo tra la musica, le arti performative e quelle visive.
Con un movimento fluido della drammaturgia, le azioni performative si avvicendano in scena passando da umori, temperature, intensità ed emozioni strettamente legate all’andamento musicale, da cui costruiscono in scena immagini surreali, riferite ad avvenimenti purtroppo reali.
Musica, azione scenica e immagine evocata sono i 3 attori di Sinking Island 3.0, tutti coprotagonisti.

Guarda il trailer di “Sinking Island 3.0” QUI

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Il gruppo musicale Satoyama e il Collettivo Interculturale di Arti Performative Biloura si uniscono per creare Sinking Island 3.0: un viaggio onirico e immaginifico in cui si fondono musica e performance, suono e movimento.
L’obiettivo comune è quello di utilizzare i linguaggi artistici per raccontare e affrontare l’urgenza climatica dell’innalzamento degli oceani dovuto a cause antropiche…

Balene che osservano stupite gli esseri umani che fuggono dalle loro case sommerse.
Piste di atterraggio coperte d’acqua con piccoli diari che galleggiano.
Il suono di un requiem per gli alberi sommersi che un tempo ospitavano i nidi degli uccelli migratori. Piccoli granelli di sabbia sul tetto di un grattacielo.”

Apparentemente lontani da noi, gli abitanti delle isole del Pacifico sono i primi a subire le conseguenze dell’innalzamento dei mari.
Le isole conosciute per le loro spiagge bianche e i coralli fluorescenti stanno scomparendo.
Nello Stato insulare di Kiribati, 120.000 abitanti saranno costretti a lasciare il loro Paese natale, non solo a causa del continuo innalzamento delle acque che sommergeranno le loro case, ma anche perché i pesci della barriera corallina di cui si nutrono stanno morendo a causa dell’atrofia dei coralli che li ospitano.
Partendo da queste suggestioni, Satoyama e Biloura legano i loro linguaggi artistici e raccontano storie che non rimarranno in nessun libro, portando il pubblico su quelle isole, tra quegli sguardi, che non sono affatto lontani.
Pur partendo da un tema estremamente sgradevole, non c’è nichilismo o cinismo in queste storie, né antropocentrismo. C’è la consapevolezza salvifica di comunità in cui non ci sono né ultimi né sacrificabili.

Ascolta/Acquista “Sinking Island” QUI

 

www.satoyama.eu/

www.facebook.com/satoyamaquartet/

www.instagram.com/satoyamamusic/

 

 

Il brano inedito "Jadis (Essential Edit)" segna il ritorno dell'artista francese Cleo T.

Il brano inedito

Jadis (Essential Edit)

segna il ritorno

dell’artista francese

Cleo T.


Copertina di “Jadis (Essential Edit)”

Ascolta/Acquista “Jadis (Essential Edit)” QUI

 

L’artista francese Cleo T. presenta il brano inedito “Jadis (Essential Edit)”, primo estratto dal suo nuovo album “Des Forêts et des Rêves” in uscita per Moonflowers/Budde Music il 10 aprile 2025.

Il progetto legato a “Des Forêts et des Rêves” ha visto la luce nel 2021 nell’ambito di una residenza trasversale di musica e design presso la Fondation Martell di Cognac, in Francia. L’obbiettivo della musicista era quello di costruire una partitura musicale ibrida dove la poesia “compone” la musica e dove la musica diventa un corpus sensibile che risponde a un processo interiore, emotivo e spirituale.
L’essenza strumentale dei brani (pianoforte, voce, theremin) è accompagnata da un protocollo poetico e musicale, sia una raccolta di poesie che un diario creativo, che non mostra l’oggetto finito ma il processo della sua composizione. Tutto ciò per rimettere l’accento sul laboratorio di creazione in un tempo dove il più delle volte si concentra solo sul contenuto finale.

Cleo T. (compositrice, cantante) realizza un lavoro singolare e all’avanguardia tra musica alternativa, cinematografica e post-classica. Ha collaborato con artisti del calibro di John Parish (PJ Harvey), Robert Wyatt e, per il suo ultimo album pubblicato nel 2023, Alex Somers (Sigur Ròs, Julianna Barwick). Collabora anche con progetti di musica contemporanea (con l’Ensemble Ars Nova), teatrali e cinematografici (tributo a Twin Peak/Dif Prod).
Il suo universo è concepito come un processo concettuale in un approccio immersivo al palcoscenico. Le sue performance diventano esperienze che fondono la musica con elementi poetici, narrativi o visivi. Lavora con un pianoforte acustico amplificato come se fosse una chitarra dream pop e usa la sua voce di soprano in eterei cori di sirena. Echi e infiniti delay disegnano paesaggi sonori onirici e ultrasensibili. Un viaggio accattivante e metafisico attraverso una foresta.

Nella sua storia artistica Cleo T. ha sviluppato l’approccio con un flusso a lungo termine, sviluppando progetti che si sono evoluti nel tempo, nei luoghi e nei media. Dal 2019 risiede in Charente, dove ha dato vita a una residenza artistica permanente dedicata alla creazione plurale (musica, poesia, arti visive), La Madeleine.
Da sempre impegnata nella parità di genere, Cleo lavora anche sul prisma femminile attraverso il suo progetto “Les poétesses”, un ciclo di letture musicali ospitate alla Maison de la Poésie di Parigi dal 2022. Come estensione del suo lavoro creativo, la musicista ha sviluppato con il collettivo residente a La Madeleine un’iniziativa globale: Fabrica Femina, dedicata alle donne che si muovono nel campo della musica neoclassica, ambient e di ricerca. Fabrica Femina ospita una residenza creativa internazionale, con incontri professionali e artistici (in ottobre), e festival collettivi e itineranti in Europa.
Nel 2024, Fabrica Femina ha accolto la pianista islandese Eydis Evensen, la violinista italiana Laura Masotto, la violoncellista cilena Isidora O Ryan e la cantautrice berlinese Tara Nome Doyle. Sostenuta da Sacem (equivalente della SIAE in Francia), CNM, Spedidam e dalle istituzioni regionali della Nuova Aquitania, Fabrica Femina ha operato per tutto l’ultimo anno in Francia e in Europa, consolidando il suo viaggio globale dove lo spazio vitale, il processo creativo e l’impegno professionale si sono fusi in un unico gesto artistico.

Gli appuntamenti di Fabrica Femina accoglieranno musicisti, danzatori, autori e talvolta anche il pubblico sarà  invitato a produrre poesie dal vivo, materiale a partire dal quale l’artista svilupperà la sua performance.

Scopri il progetto La Madeleine, una casa per donne d’arte in un villaggio storico della zona di Cognac:
www.studiolamadeleine.com/

Scopri Fabrica Femina, un programma creativo per donne musiciste e poetesse:
www.studiolamadeleine.com/fabricafemina

Foto di Yuta Arima

 

www.cleotmusic.com