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POSTINO presenta il "Tour di Soia" e il nuovo video "Anna ha vent'anni"

POSTINO presenta il “Tour di Soia”

e il nuovo video “Anna ha vent’anni”

GUARDA IL VIDEO DI “Anna ha vent’anni”

 

 Chi si chiede se il “latte di soia” sia una valida alternativa alle proprie abitudini, nel disco di esordio di Postino, troverà 8 buone ragioni per evadere la domanda e lasciarsi attraversare dalla leggera pesantezza delle cose non dette e tenute dentro.

Durante gli ultimi 6 anni, Postino ha quasi sempre scritto i suoi brani in bagno il giorno dopo una sbronza e con l’idea di fare una radiografia a diversi momenti della condizione umana. 
La sbronza è passata e ora ha deciso di uscire allo scoperto con il suo primo ‘Tour di Soia’; dal 3 novembre potrete usufruire della terapia musicale ‘live’ di Postino in tutta Italia. 

Preparatevi a rispecchiarvi, perdervi e poi ritrovarvi con in mano una bottiglia di latte di soia ad un concerto di Postino. 

POSTINO   ‘Tour di Soia’

03.11.18 BOLOGNA, Covo Club
08.11.18 MILANO, Arci Ohibò
09.11.18 PORDENONE, Capitol
16.11.18 ROMA, Monk
17.11.18 GROSSETO, Faq
23.11.18 TORINO, Off Topic
07.12.18 PARMA, Pulp
25.01.19 ASTI, Diavolo Rosso
01.02.19 AVERSA (CE), Magazzini Fermi
02.02.19 AVELLINO, Tilt

Come delizioso antipasto delle nuove date live, Postino presenta il nuovo video di “Anna ha vent’anni” con Gemma Talluri e la regia di Diego Dada
https://youtu.be/dA_6KTMWB2A

https://www.facebook.com/postinopop/

 

AREA – la ristampa di “1978 Gli Dei Se Ne Vanno Gli Arrabbiati Restano”

AREA 

il 26 ottobre
in arrivo la ristampa di

“1978 GLI DEI SE NE VANNO GLI ARRABBIATI RESTANO”
(LP – CD – DD)

 
PATRIZIO FARISELLI vanta un curriculum di tutto rispetto: pianista, compositore, ma soprattutto uno dei fondatori nel 1972 dell’incredibile realtà degli AREA – International POPular Group con cui scrive pagine musicali mitiche ancora oggi considerate tra le più interessanti nella storia della musica contemporanea. Ed è proprio negli anni ’70 che inizia a suonare con grandi musicisti, ne ricordiamo uno tra tutti: l’indimenticabile DEMETRIO STRATOS.
 
Dalla fine degli anni ’70 ha intrapreso un percorso da solista pubblicando numerosi album a suo nome o come leader di formazioni jazz e non.
 
Nel 2000 ha fondato l’etichetta discografica Curved Light divenendo l’artefice della rinascita artistica degli Area: nel 1992, con Ares Tavolazzi e Giulio Capiozzo e poi nel 2010, sempre con Ares Tavolazzi e Paolo Tofani.
Patrizio Fariselli è l’unico tra tutti i componenti degli Area a comparire in ogni lavoro discografico della band.
 
Warner Music Italia ripropone “1978 gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano!”, l’ultimo disco degli AREA con il cantante Demetrio Stratos, un lavoro che pose fine alla collaborazione con la Cramps Records e segnò alcuni importanti cambiamenti nell’organico del gruppo: è il primo disco dopo l’abbandono del chitarrista Paolo Tofani e del paroliere Gianni Sassi. È anche l’unico album del gruppo in cui Stratos è accreditato come autore.
Il titolo dell’album è ispirato ad un’opera del poeta e scrittore futurista Filippo Tommaso Marinetti, Les Dieux s’en vont, D’Annunzio reste (“Gli Dei se ne vanno, D’Annunzio resta”).
 
Un episodio fondamentale della storia della nostra musica viene doverosamente rimesso in luce a quarant’anni dalla sua prima pubblicazione. Un’occasione imperdibile per riassaporare l’aria di quegli anni, davvero particolari, così definiti dallo stesso Patrizio Fariselli:
 
“Riascoltando, dopo quarant’anni dalla sua registrazione, il master di 1978, gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano ho avuto una spiacevole sorpresa: non era affatto come me lo ricordavo. Avevo partecipato attivamente al mixaggio, assieme a Demetrio, Giulio, Ares e Alan Goldsberg, il tecnico, e le sensazioni di allora sono rimaste vividamente stampate non solo nella mia memoria, ma nella mia anima. Com’è possibile che il nastro suoni così, come lo sento ora? Che il master si sia deteriorato? Assolutamente no, è perfetto, sentenzia l’ingegnere del suono, Esaù Remor, che gode della mia incondizionata fiducia. L’ha acquisito in digitale ad altissima qualità, dopo un periodo in “forno” a bassa temperatura per levargli ogni minima traccia di umidità ed eventuali ingiurie del tempo. E allora?
La risposta è semplice, sono cambiate le cose. Innanzitutto la tecnologia per l’ascolto:
allora si usavano casse dotate di altoparlanti che non hanno nulla a che vedere con quelli di oggi. La seconda differenza è culturale: è cambiato il gusto, e il mio orecchio evidentemente si è abituato a tutt’altra resa sonora.
Forti di queste considerazioni, con Andrea e Diego Pettinelli dello studio ZdB, abbiamo deciso di affrontare il lavoro, pur col massimo rispetto delle scelte artistiche di allora, adeguandolo alle potenzialità d’ascolto di oggi. Così 1978, disco degli Area cui sono particolarmente affezionato, ha ripreso corpo e vita, superando il gap di quattro decadi per risplendere con rinnovata energia ed emozionare anche i giovani che non sanno cosa fosse registrare musica negli anni Settanta. Il grandioso riverbero ottenuto con un registratore Studer a due piste, la manipolazione dell’organo a canne del XVII° secolo presente in sala a scopo d’arredamento, da noi usato in fff, festa farina e forca (con Demetrio e Giulio che sudavano azionando il mantice mentre io lo suonavo e successivamente, in regia, ne modulai il suono con un oscillatore a bassa frequenza). Il pick-up della mandola di Ares costruito al volo da Alan perché quello che aveva non era granché efficiente, i trucchi per far abbaiare il mio cane in Vodka Cola, l’uso per la prima volta di un sintetizzatore polifonico, il coinvolgimento del gruppo punk femminile Clyto e i salti mortali per far loro cantare a tempo: “…trip, trip” in Acrostico in memoria di Laio (anni dopo un amico musicista mi chiese come avevamo fatto a fare quell’effetto “…tipo un grillo”. Non voleva credere che fossero coriste).
Fu un anno formidabile il 1978, di gran fermento e creatività. Ma da lì a poco non se ne sarebbero andati solo “gli dei” portandosi dietro una stagione di ideologie e passione politica, se ne sarebbe andato per sempre Demetrio, un amico fraterno, colonna portante di questo disco. Contemporaneamente sarebbero svaniti i sogni di una generazione che per un momento, aveva davvero creduto di potercela fare. Una generazione convinta che la società avrebbe colto le istanze egualitarie proposte dai suoi giovani e la musica e la cultura avrebbero brillato come non mai, libere da banalità o miserie mercantili.
Peccato.
Comunque non c’è troppo da preoccuparsi. Sarà per la prossima volta.
Io sono pronto.”

Facebook: facebook.com/patrizio.fariselli

Patrizio Fariselli: in uscita il 26 ottobre il nuovo album "100 Ghosts"

PATRIZIO FARISELLI

in uscita il 26 ottobre 2018

il nuovo album:

“100 GHOSTS”

(LP – CD – DD)

Patrizio Fariselli è un musicista eccezionale, nel panorama italiano e non solo, e lo è nel significato più vero della parola: di eccezione, straordinario, sorprendente, sempre animato da uno spirito di ricerca davvero unico.
Membro fondatore dei leggendari Area e pianista che associa tecnica virtuosa a un’indole eclettica e giocosa, Fariselli ci regala in questo 2018 un nuovo lavoro discografico, il suo settimo da solista, edito da Warner Music:
“100 Ghosts”.
 
Album prodotto nel suo Curved Studio, finalizzato allo Studio ZdB di Sermoneta (LT) nell’arco di un anno tra ricerca dei suoni, studio dei pezzi, e un paio di mesi trascorsi in sala di registrazione.
 
Il repertorio, completamente originale, riflette l’interesse di Fariselli per le sonorità arcaiche ed etniche di cui, già durante l’esperienza Area, è stato precursore e interprete; collocandosi come protagonista ed innovatore nell’attualissimo panorama musicale.
 
Patrizio Fariselli presenterà 100 Ghosts dal vivo in coppia con Claudia Tellini, cantante dalla vocalità deflagrante ed interprete di grande personalità, capace di lanciarsi tra le evoluzioni dei nuovi brani, così come di far rivivere con naturalezza ed energia, classici del repertorio Area come “Cometa Rossa o “Gioia e Rivoluzione.
 
Fariselli e Tellini alternano, durante il concerto, composizioni originali dall’energia dirompente e contemporanea a sonorità primitive, interpretando brani antichissimi, le cui notazioni risalgono a migliaia di anni fa, passando per melodie e ritmi della tradizione etnica, sviluppati in raffinati e coinvolgenti arrangiamenti.
 
Un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio dove l’esotismo incontra l’inaudito, un percorso che sa stupire chi segue da tempo la carriera di Patrizio Fariselli e coinvolgere chi ancora non lo conosce.
 

PATRIZIO FARISELLI – “100 GHOSTS”

 
Patrizio Fariselli a proposito di “100 Ghosts” afferma:
Nella tradizione giapponese Hyakki Yagyō (la marcia dei 100 spettri) è la notte in cui fantasmi ed esseri misteriosi camminano in folta schiera per le strade, ubriacandosi di sakè e facendo scherzi, talvolta mortali, agli incauti che vi si dovessero imbattere.  Anche la musica è incorporea e, talvolta, altrettanto pericolosa. Si manifesta impalpabile attraverso il suono, e prende corpo nel provocare reazioni in chi l’ascolta. Anche il labirinto è nato immateriale.
Nella Creta arcaica si sono praticate danze che percorrevano invisibili fondamenta, ispirate alle circonvoluzioni dei visceri animali scrutati nella divinazione.
 
Su questi antichi tracciati in metro dispari, è costruito l’arrangiamento della Danza Tsakonikos, la Danza del labirinto. Dagli abissi della tradizione orale ho tratto due melodie dell’antica Tracia. Paidushka, danza “zoppa” di origine sciamanica in cui l’ossessiva pulsazione asimmetrica ricorda l’incedere claudicante dei druidi, e Aria, tuttora suonata da pastori e musicisti erranti dell’area balcanica. Tramandata come un soffio attraverso la memoria e la pratica, la musica è in grado di viaggiare nel tempo, addirittura per decine di millenni.
 
La notazione musicale ha solo pochi secoli e melodie come quella rinvenuta su una tavoletta d’argilla tra le rovine di Ugarit sono un’eccezione. Possiamo riesumarne lo scheletro (le note) e le parole, ma non il suono.
 
Tanto vale allora reinventarne radicalmente le forme, per farla tornare a cantare non come reliquia, ma come voce, nel presente; come pure il Lamento di Tecmessa, una hit nella Roma del primo secolo.
Uno spettro, forse, che reclama un corpo, e potrà trovarlo, almeno per qualche minuto, in chi vorrà farsi coinvolgere.

Patrizio Fariselli: piano and keyboards
Claudia Tellini: vocals in Iqbal, Danza del Labirinto, 100 Ghosts and Song from Ugarit
Grazia di Michele: vocals in Lamento di Tecmessa
Walter Paoli: drums and percussions in Danza del Labirinto, Lamento di Tecmessa, 100 Ghosts, Paidushka and Song from Ugarit
Marco Micheli: bass in Danza del Labirinto, Lamento di Tecmessa and 100 Ghosts
Giovanni Giorgi: drums and live electronics in Parafrasi (Giant Steps) and Young&Fine
Federico Chiari: additional electronics in Der Golem

Tracklist CD
 
01.         Der Golem                        5:41
02.         Danza del Labirinto           6:04
03.         Iqbal                                  5:15
04.         Lamento di Tecmessa       5:38
05.         100 Ghosts                       4:13
06.         Aria                                   4:52
07.         Paidushka                         3:35
08.         Parafrasi (Giant Steps)     2:43
09.         Song from Ugarit              6:40
10.         Young & Fine                    7:26

Tracklist LP
Side A
01.         Der Golem                        5:41
02.         Danza del Labirinto          6:04
03.         Iqbal                                 5:15
04.         Lamento di Tecmessa      5:38
Side B
01.         100 Ghosts                      4:13
02.         Aria                                  4:52
03.         Parafrasi (Giant Steps)    2:43
04.         Song from Ugarit             6:40
05.         Paidushka                       3:35

È in programmazione il nuovo spettacolo prodotto da Bubba Music
Antonella Bubba: management@bubbamusic.it
Teresa Maggi: booking@bubbamusic.it 

Facebook: facebook.com/patrizio.fariselli

GAUDATS JUNK BAND feat. EFFENBERG “ECONOMIA CIRCOLARE”

GAUDATS JUNK BAND feat. EFFENBERG

il video di

ECONOMIA CIRCOLARE”

Dopo l’anteprima su Rai 3 arriva il video di “Economia Circolare” il brano che racconta, alimenta e promuove il concetto di sostenibilità ambientale per Legambiente

Guarda il video di “Economia Circolare”

https://youtu.be/pt3Tbi03AwI

Salvini, Cr7 e una nonna ecologica sono solo alcune delle immagini che animano il mondo per niente incantato del brano “Economia Circolare”.

Scrivere una canzone sull’ambiente è stata la sfida che la Gaudats Junk Band (gruppo che porta avanti attraverso la musica una campagna di sensibilizzazione sulla salvaguardia dell’ambiente e il riciclo dei materiali) ha lanciato al cantautore Effenberg (autore e voce della canzone).

Una sfida che nasce dal progetto presentato dagli Elio e le Storie Tese, insieme al presidente e al direttore di Legambiente, Stefano Ciafani e Giorgio Zampetti, e ideato dall’agenzia creativa Kfield-Ideificio. Il tutto è nato per raccontare plasticamente e attraverso la musica cosa vuol dire l’economia circolare. Il gruppo milanese degli Elio, al termine della realizzazione della loro “Canzone Circolare”, ha lanciato l’appello a tutti i colleghi musicisti incitandoli a riprendere le ultime note del brano e crearne uno nuovo, appello che è stato appunto colto, fra gli altri, dalla Gaudats Junk Band ed Effenberg e che ha dato vita alla canzone “Economia circolare”.

Dai diamanti non nasce niente dai rifiuti nasce il sound di economia circolare. Due insoliti personaggi, un po’ artigiani e un po’ scienziati, si aggirano tra i rifiuti di una città di provincia. E’ tra vecchi container e bottiglie rotte che i due protagonisti del video trovano i materiali per costruire gli strani strumenti che caratterizzano il sound di questa canzone ad impatto zero. All’interno di una gabbia senza tempo la Gaudats Junk Band e Effenberg attendono le invenzioni dei due scienziati per dare vita alla musica“. – Gaudats Junk Band

Daniele Guidotti alias Gaudats è il fondatore del progetto nonché inventore degli strumenti nati da materiale di riciclo con cui la band si esibisce in tutto il territorio.

Oltre a Gaudats e agli istrionici musicisti della Junk Band, meritano una menzione speciale Marco Bachi (Bandabardò) che accompagna la band fin dai suoi esordi con il suo basso tanica, e Rick Hutton, voce e volto storico di Video Music.  

Artista: Gaudats Junk Band feat Effenberg

Titolo: Economia Circolare

Regista: Paolo Marchetti\Carlo Carmassi

Autori testo: Stefano Pomponi (Effenberg)

Autori musica: Stefano Pomponi (Effenberg)

BIO

Effenberg, pseudonimo di Stefano Pomponi, è un cantautore italiano. Nel 2015 produce il suo primo disco, intitolato “Piazza Affari Chiude in Calo”, suonato in vari concerti in giro per la penisola ma mai stampato né distribuito digitalmente per decisione dell’autore. Effenberg continua a scrivere ed il 26 maggio 2017 esce per Abuzz Supreme “Elefanti per Cena”.

Il disco riscuote fin da subito critiche positive da parte della stampa e dagli addetti ai lavori, il 9 giugno 2017 viene presentato in anteprima per il sito Rolling Stone il video del suo secondo singolo, intitolato proprio “Elefanti per Cena”. Sempre nello stesso mese Rockit.it decide di inserire il brano nella compilation mensile. Effenberg inizia a muoversi in tutta Italia e oltre, apre il concerto di Dente a Parigi presso L’Alimentation Generale e viene selezionato tra oltre 400 artisti per il “Premio Buscaglione” e tra oltre 1000 per il concorso 1mnext.

Nel 2018 i brani “Elefanti Per Cena” e “Non Mi Riparo Mai”, vengono sincronizzati per il nuovo film di Valerio Mieli, intitolato “Ricordi?”, vincitore del premio del pubblico BNL alle giornate degli autori del Festival Del Cinema Di Venezia. In continua evoluzione, attualmente sta terminando la registrazione del suo prossimo disco.

La Gaudats Junk Band è una formazione che ha come principio la sostenibilità ambientale: una band che realizza e utilizza esclusivamente strumenti costruiti con materiale di riciclo.

L’idea nasce nel 2014 quando Daniele Guidotti (dal soprannome storico “Gaudats”) unisce le sue competenze musicali a quelle artigiane e attraverso il recupero di cassette per vino, oggetti in plastica, pentole e vario materiale destinato alla discarica, costruisce chitarre, tubofoni, bassi, sassofoni e batterie, per dare il via ad un progetto musicale che gli permette di implementare la sua personale sensibilità verso il tema dell’ambiente e della sua salvaguardia, sviluppata nel tempo attraverso letture e seminari sull’argomento.

Aiutato e sostenuto dai suoi amici musicisti (tra cui Marco Bachi della Bandabardò e Rick Hutton, volto storico di Video Music) dà il via a questo progetto musicale con un repertorio di canzoni che spazia dal funk al soul, dal reggae al pop. Il progetto riceve subito attenzione da parte di varie istituzioni ambientali, così la band inizia a suonare per tutta la penisola, condividendo con il grande pubblico la loro etica ed il loro sound originale.

Nel dicembre 2015 esce il loro primo disco: “Gaudats Junk Band”; una collezione di brani famosi rivisitati e adattati alle sonorità “junk”, interamente autoprodotto e confezionato con packaging di cartone riciclato.

Tra il 2015 ed il 2018 la band calca numerosi palchi, tra cui il 1° Maggio a Roma (insieme alla Bandabardò), Festambiente di Rispescia, il Lucca Summer Festival ed il Porretta Soul Festival. Numerose anche le partecipazioni in radio, tra cui Radio Rock, Controradio, Rai Radio 1 (King Kong), interviste e partecipazioni televisive: Rai 3, RTV38 (Risorse) ed interventi ad importanti manifestazioni come Goletta Verde di Legambiente, Bass Europe 2018. Parallelamente al progetto musicale, dal 2015 alcuni componenti della band portano avanti un progetto didattico nelle scuole e nei vari istituti di formazione d’Italia, nel quale insegnano l’etica del riciclo ed i rudimenti della musica in maniera originale e creativa. La grande richiesta di partecipazione a questi corsi, porta Daniele Guidotti e Marco Bachi ad aprire a Lucca nel settembre 2017 (in collaborazione con altre associazioni) un centro di educazione al riuso: Grossomodo, dove si tengono laboratori e seminari improntati sul riciclo creativo. Attualmente la band sta collaborando con vari artisti tra cui Effenberg, con il quale ha appena realizzato il singolo “Economia circolare” che partecipa all’iniziativa di Legambiente “Canzone Circolare”.

Contatti e social

CANZONE CIRCOLARE https://canzonecircolare.legambiente.it/

GJB

Sito www.gaudats.it
Canale youtube www.youtube.com/channel/UCoui8qTBvN7nVyUcEU8zJmQ
FB www.facebook.com/GaudatsJunkBand/

IG www.instagram.com/gaudatsjunkband/

Spootify http://open.spotify.com/artist/2BmUI5lC0hoH6P974SNN3v 

Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCuz7CO9bEo4B2S2L_xyvxXQ

EFFENBERG

Spootify: http://open.spotify.com/artist/2BmUI5lC0hoH6P974SNN3v 

Facebook: https://www.facebook.com/effenberg.web/  

Instagram: https://www.instagram.com/effenberg_/ 

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Esce il 09 novembre "Piovani dirige Piovani"

PIOVANI DIRIGE PIOVANI 

In uscita il 09 novembre 2018

La registrazione del concerto
con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

 

Per la prima volta la registrazione delle sue colonne sonore
più celebri  eseguite dal vivo

 

Esce il 09 novembre 2018 per Warner Music ItalyPiovani dirige Piovani”, per la prima volta la registrazione delle colonne sonore più celebri del Maestro Nicola Piovani eseguite in concerto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai presso l’auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino il 05 ottobre 2016. Piovani dirige Piovani” propone alcune tra le più note colonne sonore del Maestro: la “Suite Taviani” con le musiche composte per i film “Fiorile”, “Il Sole Anche Di Notte”, “La Notte Di San Lorenzo”, “Good Morning Babilonia”; per proseguire con la “Suite Benigni”, una selezione di musiche dai film “Pinocchio” e “La Vita È Bella”; fino ad arrivare alla “Suite Fellini”, con temi tratti da “L’intervista”, “La Voce Della Luna”, “Ginger & Fred”. 

“Nel concerto registrato su questo disco abbiamo eseguito le partiture da cui sono nate le colonne musicali per il cinema dei Taviani, di Benigni e di Fellini, in un montaggio “da concerto” che le presenta nella loro interezza, e che vuole essere come un riassunto dell’anima sonora di quelle opere cinematografiche.” 

Vincitore di un premio Oscar per la colonna sonora di “La Vita È Bella”, tre David di Donatello, quattro premi Colonna Sonora, tre Nastri d’argento, due Ciak d’oro, il Globo d’Oro della stampa estera, il premio del pubblico e la menzione speciale della giuria al festival Musique et Cinéma di Auxerre

Ha musicato più di 180 film, realizzando felici sodalizi artistici con i più importanti protagonisti del cinema italiano: Fellini (che si è rivolto al Maestro per i suoi ultimi 3 film), Monicelli, Tornatore, Benigni, Moretti, fratelli Taviani e del cinema internazionale: Pál Gábor, Dusan Makavejev, Bigas Luna, Jos Stelling, John Irvin, Sergej Bodrov, Philippe Lioret, per citarne alcuni.  
                                                                                                            
Compositore di fama internazionale, nel 2008 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres dal ministro francese della Cultura. Ha inoltre collaborato con Fabrizio De Andrè per gli album “Non Al Denaro, Non All’amore Né Al Cielo” e “Storia Di Un Impiegato”. 
 

 
Piovani dirige Piovani tracklist: 
 
Suite Taviani 
 
1. Fiorile
2. Il Sole Anche Di Notte
3. La Notte Di San Lorenzo
4. Good Morning Babilonia 
 
Suite Benigni 
 
Pinocchio
5. Il Burattino
6. La Fata Turchina
7. Il Gatto E La Volpe
8. Il grillo Parlante
9. Lucignolo
10. Pinocchio finale 
 
La Vita È Bella
11. Buongiorno Principessa
12. La Vita È bella
13. Grand Hotel Fox-trot
14. Grand Hotel Valzer
15. Al Campo
16. Il Carrarmato
17. Abbiamo Vinto 
 
Suite Fellini 
 
18. Intervista
19. La Voce Della Luna
20. Ginger & Fred 
 
 
           
Disponibile in formato CD 5054197956829 – digital download & streaming

Un nuovo dizionario della musica: Primavera Club, edizione 2018

Un nuovo dizionario della musica:

Primavera Club, edizione 2018

 

Quest’anno il cartellone del festival dedicato alle stelle emergenti, disegna un futuro della musica ricco di diversità di genere, origini e stili

Un totale di 72 concerti nell’arco di tre giorni trasformeranno Barcellona e Madrid in laboratori della musica

 

Forse ancora non lo sai, ma stai per scoprire la tua nuova band preferita. Quel nome che vedrai ovunque l’anno prossimo, quello celebrato dalla stampa, con milioni di ascolti e che forse vedrete su un palco del prossimo Primavera Sound. Per scoprirlo, ovviamente, dovrete andare al Primavera Club, che dal 26 al 28 ottobre ospiterà, tra Barcellona e Madrid, il debutto di una imponente selezione di artisti destinati a decollare nei prossimi mesi.

Un totale di 46 artisti suoneranno nelle sale Apolo, La (2) de Apolo, e al Centre Cultural Albareda di Barcellona, mentre una selezione di 26 nomi si esibirà al Teatro Barcelò e al El Cielo de Barceló di Madrid. Il festival godrà ancora una volta del sostegno di SEAT come partner strategico, consolidando così la sua fiducia nei talenti emergenti e nella creatività. Proprio come quando si apre un dizionario su una pagina a caso e si scopre una parola nuova, Primavera Club stimola la curiosità, la scoperta e il coinvolgimento. Ti invita a immaginare il futuro. Ecco alcuni dei neologismi e nuovi concetti che esploreremo insieme:

1. Bedroom pop: Li riconoscerai per la loro (apparente) semplicità e le loro melodie eterne. Con Boy Pablo dalla sua cameretta di Bergen, il carismatico Jimothy Lacoste di Londra e Halo Maud con il suo accento francese.

2. Digger: In questi tempi di iperconnettività, ci sono ancora posti dove Google non riesce ad arrivare. Siamo nelle mani dei digger, di chi scava per cercare quelle gemme che finora sono rimaste sepolte fuori dalla nostra portata. Una devozione per l’analogico con un piglio educativo, ognuno nel proprio campo: Habibi Funk per (ovviamente) il funk del mondo arabo, Athens of the North con il loro amore (solo in vinile) per la World Music e Sofrito per suoni dance d’epoca da entrambi i tropici del nostro pianeta.

3. Pop femminista (non femminile): Non si fa surf sulla quarta onda del femminismo, ci si tuffa dentro a pesce. Questo significa che oggigiorno non si sottolineano artisti di un cartellone basandosi esclusivamente sul loro genere, ma si approfondisce il loro messaggio. Le proposte di Stella Donelly, Okay Kaya, Ama Lou, Buzzy “Spielberg” (sì, quegli Spielberg) Lee, Flohio e Tirzah sono importanti non solo per la condizione di donne che si fanno strada in un mondo dominato dagli uomini. Dal folk ribelle di Stella Donelly all’hip hop made in UK di Flohio e la R&B sofisticata di Ama Lou sono tutte qui perché hanno tanto da dire (chi da militante e chi meno) e anche, fondamentalmente, perché il futuro gli appartiene.

4. Guitar’s revenge: Seguendo la teoria del pendolo, in questo momento siamo nel punto più lontano possibile da un ritorno del chitarrismo. Ma l’indie rock non morirà mai e minaccia di avere un impatto ancora più forte se continueranno a presentarsi proposte stimolanti come Snail Mail (facendo rivivere l’indie rock anni ’90), Hop Along (pura pulsione melodica), Conttra (rivendicando il sudore), Palm (tra gli Animal Collective e il math rock), Jess Williamson con il suo portale verso un mondo felice e Alaskalaska (il vento caldo del pop nordico). Non staranno facendo breccia, ma non sono di certo defunti.

 5. Sussurri R&B e i suoi sinonimi: A volte è un sussurro a segnare il cammino. Lascia che ci sia silenzio totale per poter scoprire una delle rivelazioni dell’anno, serpentwithfeet e il suo R&B poliedrico e vellutato. Lascia che Kadhja Bonet ci streghi con la versatilità del suo stile e della sua esibizione. Lascia che Hilary Woods trasformi il locale in una foresta all’ora del tramonto. Lascia che Tirzah dimostri che il suo è uno degli esordi più importanti del 2018. Lascia che Hnos Munoz (da Madrid) e Mazmorra (da Bilbao) esplorino i margini del genere. E lascia che i sussurri ci portino via.

6. Mambo gioioso: Come si sentono oggi i tuoi fianchi? Oltre al pop, l’hip hop e l’elettronica, quest’anno al Primavera Club potrete ballare anche il mambo e il chachacha portati dalla band cubana Orquesta Akokán, la cumbia con autotune dei galiziani Esteban & Manuel e il folk tradizionale turco declinato attraverso il filtro del Belgio da Altin Gün. Basta con le preoccupazioni. L’energia del ballo sta nella varietà!

7. Ultra-flow: C’è il flow e poi c’è l’ultra-flow. Non deve certo essere il ritmo più svelto (e l’artista britannico Octavian lo sa bene: ha fatto ballare addirittura Drake con le sue anti-hit) né quello più autentico (anche se pochi vengono più dalla strada di Slowthai), e non ha bisogno neanche di essere il più controverso (JPEGMAFIA smantella il neoliberismo e l’hipsterismo), né il più poetico (Flohio potrebbe facilmente diventare la prossima Kate Tempest). L’importante è “avercene”. E queste rime colpiscono, feriscono e lasciano la cicatrice. Teneteli d’occhio, questi qui!

8. Gran techno: Gli amici della techno in tutte le sue forme hanno anche loro posto al Primavera Club. Come al solito ci si ritroverà alle ore piccole, all’interno della programmazione di Nitsa e Astin a Barcellona e avrete modo di scoprire Head Technician, ovvero la colonna sonora di un buco nero, l’artista islandese con sede a Berlino Volruptus, le imprese rave di Or:la e gli insegnamenti del sensei Kuniyuki, uno dei maggiori esponenti della musica elettronica giapponese. Nessuno lascerà la sala insoddisfatto.

9. Kinkidelia e i suoi derivati: Cosa succede se si incrocia lo spirito aperto di Triana con la psichedelia di King Gizzard & The Lizard Wizard? Quel che succede è precisamente Derby Motoreta’s Burrito Kachimba, la nuova band con il miglior nome del mondo, che migliora ancora di più quando li ascolti e li vedi dal vivo. Ma si può anche essere vistosi senza usare il distorsore: potrete trovare musica elettronica (lo testimoniano i selvaggi J-Zbel), punk (dovrete prendere riparo quando arriveranno Louder Than Death, il club Bilderberg del punk) o trap (MC Buseta insieme a GOA, mischiando il funky brasiliano con il rap emo). Ehi, avete visto? Non abbiamo accennato alla trap fino all’ultimo minuto! Ci meritiamo un premio, vero?
Gli abbonamenti per Primavera Club 2018 sono già in vendita al prezzo di 25€ più commissioni, lo stesso costo degli ultimi quattro anni. Sono disponibili anche biglietti giornalieri, al prezzo di 15€ più commissioni. Si possono acquistare su Redtkt e Ticketmaster. Comprateli subito!

www.primaveraclub.com/

 

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Katie Melua "Ultimate Collection" in uscita il 05 ottobre

KATIE MELUA

“ULTIMATE COLLECTION”

IN USCITA IL 5 OTTOBRE 2018 SU BMG

 

Pre Ordine dell’album: https://KatieMelua.lnk.to/UltimatePR
 
A 15 anni di distanza dall’uscita di “Call Off The Search”, il suo album di debutto che ha scalato le classifiche, Katie Melua è in uscita su BMG con “Ultimate Collection”. 
Curato direttamente da Katie, “Ultimate Collection” contiente 30 brani estratti dai suoi 7 album in studio e la sua cover di “Fields Of Gold” (già singolo benefico di “Children In Need” per la BBC nel 2017) oltre a 2 inediti: “Bridge Over Troubled Water” e “Diamonds Are Forever”.
 
Bridge Over Troubled Water”, disponibile come instant grat ordinando l’album, è stata registrata in Georgia nel 2018 con il Gori Women’s Choir e la Georgian Philharmonic Orchestra diretta da Nikoloz Rachveli, ed è stata prodotta da Katie e Adam “Cecil” Bartlett. Il video della registrazione è disponibile a questo LINK https://KatieMelua.lnk.to/BOTWvideoPRDiamonds Are Forever”, che è stata suonata dal vivo per la prima volta da Katie al Don Black Songbook concert alla Royal Festival Hall, è prodotta da T Bone Burnett. Accompagnata dal suono della sua stessa chitarra acustica, la voce di Katie è ipnotica e allo stesso tempo la semplicità e la purezza della registrazione fanno risuonare il significato del brano.Sono la sua voce straordinaria, e l’abilità di vivere pienamente una canzone, ad essere la costante sin da quando una diciannovenne appena diplomata alla scuola Britannica è apparsa per la prima volta nel 2003 eseguendo “The Closest Thing To Crazy”. È una delle artiste donne che ha venduto maggiormente in Gran Bretagna, Katie ha all’attivo 7 album da top 10: “Call Off The Search”, “Piece By Piece”, “Pictures”, “The House”, “Secret Symphony”, “Ketevan” e, il più recente, l’autoprodotto e elogiato dalla critica “In Winter” uscito nel 2016.

Ultimate Collection” celebra la cantante, l’autrice, la musicista e collaboratrice mentre rende omaggio ai musicisti, arrangiatori, produttori e autori con cui ha collaborato. Questi brani sono monumenti musicali, sia nella vita di Katie che in quella dei suoi fan, brani classici che sfidano il tempo, scelti per questa compilation per la loro importanza musicale, la qualità della scrittura e le emozioni pure che suscitano.
 
“Vorrei dire un enorme grazie a tutte le persone con cui ho avuto il piacere di lavorare, anche quelle che non vedo spesso. Avete colorato e riempito queste registrazioni di genialità. Che il nostro lavoro assieme possa restare per molti anni nei cuori di chiunque senta il bisogno di ascoltare un buon brano classico.”

Dopo i concerti estivi Katie sarà impegnata con un intenso tour europeo nell’autunno/inverno 2018, che comprenderà 13 date in UK durante le quali saranno presenti musicisti stellari e membri del The Gori Women’s Choir’. Lo show sarà aperto da un set dell’artista Irlandese – Giordana “Keeva”.
 

 
www.katiemelua.com

 

Ultimate Collection Tracklist

CD1
1. Nine Million Bicycles
2. What A Wonderful World
3. Plane Song
4. The One I Love Is Gone
5. Crawling Up A Hill
6. In My Secret Life
7. The Love I’m Frightened Of
8. Red Balloons
9. Belfast
10. A Time To Buy
11. What I Miss About You
12. Spider’s Web
13. Thank You Stars
14. I Will Be There
15. River
CD2
1. The Closest Thing To Crazy
2. Dreams On Fire
3. Wonderful Life
4. If You Are So Beautiful
5. Piece By Piece
6. The Little Swallow
7. Just Like Heaven
8. Call Off The Search
9. The Walls of the World
10. The Flood
11. Tiger In The Night
12. I Cried For You
13. If You Were A Sailboat
14. Where Does The Ocean Go?
15. A Perfect World
Bonus Tracks
16. Bridge Over Troubled Water
17. Diamonds Are Forever
Fields Of Gold

 

DATA STATO/CITTÀ VENUE
24 Ottobre Swezia, Stoccolma Cirkus
25 Ottobre Norvegia, Oslo Spektrum
27 Ottobre Danimarca, Arhus Musikhuset
28 Ottobre Danimarca, Aalborg Aalborg Hallen
30 Ottobre Danimarca, Copenhagen Opera House
31 Ottobre Germania, Amburgo Mehr! Theatre
01 Novembre Belgio, Brussels Palais des Beaux Arts
02 Novembre Olanda, Amsterdam Carre Theatre
04 Novembre Francia, Parigi Olympia
05 Novembre Francia, Bordeaux Theatre Femina
06 Novembre Francia, Marsiglia Le Silo
08 Novembre Francia, Lione Amphitheatre
10 Novembre Svizzera, Zurigo Halle 622
11 Novembre Svizzera, Ginevra Théatre du Léman
12 Novembre Francia, Strasburgo Palais de la Musique et des Congrès
14 Novembre Germania, Munster Munsterlandhalle
15 Novembre Germania, Wuppertal Stadthalle
16 Novembre Germania, Mannheim Mozartsaal
18 Novembre Austria, Bregenz Festspielhaus
19 Novembre Austria, Vienna Stadthalle F
21 Novembre Germania, Monaco Philharmonie
23 Novembre Lussemburgo, Esch Rockhal
24 Novembre Germania, Hannover Kuppelsaal
26 Novembre Germania, Francoforte Alte Oper
28 Novembre UK, Bournemouth Pavilion
29 Novembre UK, Cardiff St David’s Hall
30 Novembre UK, Birmingham Symphony Hall
02 Dicembre UK, Salford Lowry
03 Dicembre UK, Nottingham Royal Concert Hall
04 Dicembre UK, Guildford G Live
06 Dicembre UK, Brighton Dome
07 Dicembre UK, Bath Forum
08 Dicembre UK, Londra Central Hall Westminster
10 Dicembre UK, Liverpool Philharmonic
11 Dicembre UK, Gateshead Sage
12 Dicembre UK, York Barbican
13 Dicembre UK, Edinburgo Assembly Rooms

 

The Kinks Are The Village Green Preservation Society 50th Anniversary Edition in uscita il 26 ottobre – Include il nuovo singolo inedito "Time Song"

The Kinks Are The Village Green Preservation Society
50th Anniversary Edition

in uscita il 26 ottobre

Include il nuovo singolo inedito “

Time Song

Mostra fotografica dedicata ai Kinks

alla Proud Gallery di Londra

dal 4 ottobre al 18 novembre

 

Questi i formati dell’edizione speciale per i 50 anni:

Super Deluxe Box Set, 1CD, 2CD Deluxe, LP, Digitale, MFiT & HD
 

I Kinks usciranno il 26 ottobre con un’edizione speciale per l’anniversario dei 50 anni di uno dei più importanti album del rock “The Kinks Are The Village Green Preservation Society” su etichetta BMG

Questo importante album di una delle migliori band di sempre è caratterizzato dagli straordinari brani di Ray Davies, guidati dalle chitarre power pop del fratello Dave Davies che sono diventate le basi di generazioni di British guitar pop.
“The Kinks Are The Village Green Preservation Society” ha consacrato Ray Davies come uno dei più grandi autori britannici della sua generazione e non solo. 

Credo che The Village Green Preservation Society parli della fine di un periodo della mia vita, intimo per me” dice Ray. “Nel mio villaggio immaginario. È la fine della nostra innocenza, della nostra giovinezza. Alcune persone sono piuttosto vecchie ma nel Village Green non ti è permesso crescere. Credo che il progetto in sé sia parte di un ciclo vitale.

Passato piuttosto in sordina ai tempi della sua uscita nel novembre 1968, “The Kinks Are The Village Green Preservation Society” è ora riconosciuto come uno dei migliori album inglesi mai registrati. Creato in circostanze difficili da una band sull’orlo della disintegrazione e che rifiutava di seguire le mode, è un album di brani senza tempo e perfettamente costruiti che parlano di crescita e invecchiamento e del declino di una cultura nazionale e delle tradizioni. Senza tempo e insuperato, con il suo umorismo, la sua tristezza, una rabbia calma, rimpianto e fascino, è globalmente considerato il punto più alto della carriera dei Kinks e il capolavoro di Ray Davies.

Nella versione speciale per l’anniversario sono incluse molte tracce e versioni inedite, tra cui il nuovo singolo inedito “Time Song“. Nonostante non sia mai stata inclusa in un album, i Kinks hanno eseguito “Time Song” al Theatre Royal, Drury Lane nel gennaio 1973, per celebrare l’ingresso della Gran Bretagna nella Comunità Economica Europea. 

Quando abbiamo suonato a Drury Lane nel ’73 per celebrare il nostro ingresso in quello che allora era chiamato Mercato Unico, ho deciso di eseguire questo brano come un avvertimento della fine del vecchio Impero Britannico.” dichiara Ray. “La canzone è stata incisa qualche settimana più tardi, ma mai inserita nella versione finale del disco. Sorprendentemente il brano pare essere abbastanza appropriato per essere pubblicato in questo momento storico della Gran Bretagna, e proprio come l’Europa la canzone è un mix turbolento che deve ancora essere affinato.”

Ray ha mixato il brano agli inizi dell’anno ed è incluso nelle versioni Deluxe Box Set e Deluxe 2CD. Il singolo sarà inoltre disponibile in una edizione limitata a 45 giri in esclusiva con il pre-ordine del box set attraverso lo store ufficiale The Kinks Music Glue, e nella versione digitale per il download.

Il deluxe box set include la versione dettagliata delle informazioni del disco, interviste, fotografie e alcuni contenuti digitali e stampati creati appositamente che raccontano la storia della produzione dell’album, dell’uscita e dell’impatto culturale. Sono anche inclusi due saggi sull’album scritti da Pete Townshend e dal celebre giornalista Kate Mossman.

Dal 4 ottobre presso la Proud Central Gallery di Londra ci sarà una mostra intitolata “The Kinks Are The Village Green Preservation Society” che sarà aperta fino al 18 novembre e che esporrà una selezione di rari oggetti da collezione tra i quali alcuni artworks commissionati dai membri della band e oggetti vintage, assieme ad una collezione di fotografie che sottolineano questo importante periodo della storia della band. Ogni lavoro è firmato dai membri ancora in vita del gruppo Ray Davies, Dave Davies e Mick Avory – per maggiori informazioni visitate www.proud.co.uk.

THE KINKS ARE THE VILLAGE GREEN PRESERVATION SOCIETY
50TH ANNIVERSARY – FORMATI:

VERSIONE 1LP
Rimasterizzazione stereo 2018 dell’album originale, dalle incisioni originali in alta definizione. Vinile da 180 grammi. Artwork originale fedelmente riprodotto in alta risoluzione. Inserto con note e foto della band.

VERSIONE 1CD 
Rimasterizzazione stereo 2018 dell’album originale, dalle incisioni originali in alta definizione. Booklet con note e citazioni della band e inserti fotografici del periodo di Village Green.

VERSIONE 2CD DELUXE
Rimasterizzazioni stereo e mono 2018 dell’album originale, bonus track dei singoli, B side, versioni alternative ed altre tracce audio originali collegate all’album. Contiene alcune versioni inedite dei brani e il nuovo singolo inedito “Time Song”. Packaging con copertina rigida, booklet di 20 pagine, citazioni della band e rare immagini del periodo di Village Green. 49 brani totali.

VERSIONE DIGITAL DELUXE
Rimasterizzazione stereo 2018 dell’album originale e bonus track incluse nel box set, tra cui singoli, B sides, versioni alternative inedite ed altri brani inediti relative al disco. Contiene il nuovo singolo inedito ‘Time Song’. 60 tracce totali.

VERSIONE DIGITALE
Album originale con 15 brani: Standard Digital, MFIT & HD. Rimasterizzato dalle incisioni originali in alta definizione.

SUPER DELUXE BOX SET
(Packaging speciale con cover in rilievo, testo in foglio di alluminio e finitura in lino. Porta accessori su misura. 174 tracce audio totali.)  

° LP (vinile 180 grammi):
– Doppio LP che include l’album originale nella nuova rimasterizzazione mono e stereo. Artwork originale fedelmente riprodotto in alta risoluzione
– Versione europea (Svedese) originale a 12 tracce del disco

° CD1:
2018 Stereo Remaster, incisioni HD originali + bonus track dei singoli, B sides e brani originali relativi al disco

° CD2:
2018 Mono Remaster, incisioni HD originali + bonus track dei singoli, B sides e brani originali relativi al disco

° CD3:
Village Green Sessions – Include versioni alternative, missaggi e basi, molti dei quali inediti

° CD4:
Village Green At The BBC – traccia audio della performance in TV e interviste della band, molte delle quali inedite

° CD5:
Preservation sessions, Live & Demos – include le registrazioni di metà anni ’70, demo inediti, Davies live in Danimarca 2010 e il nuovo singolo inedito ‘Time Song’. 

Il booklet del CD include alcune note di Ray Davies sui demo e le note integrali sulla masterizzazione del mastering engineer di fama mondiale Andrew Sandoval

° Singoli 45 giri (riproduzione delle copertine originali):
–    Days / She’s Got Everything (1968)
–    Starstruck / Picture Book (1968)
–    The Village Green Preservation Society / Do You Remember Walter? (1969)

° Libro:
Esclusivo e splendidamente realizzato fotolibro cartonato di 52 pagine, con note, saggi di Pete Townshend ed altri autori, oltre ad immagini rare e inedite riguardanti il periodo del disco e il suo immaginario

° Memorabilia:
Riproduzioni originali: poster del foglio interno dell’LP di Village Green; poster del tour Empire Liverpool 1968; foto patinate 25 x 20 dallo shooting Hampstead Heath 1968; foto promo a colori con la riproduzione degli autografi della band; biglietto di Bournemouth 1968; promo card PYE Records; spartito di “Days”

     

                

Tracklist originale: 

Lato 1
1. The Village Green Preservation Society    
2. Do You Remember Walter?
3. Picture Book
4. Johnny Thunder
5. Last Of The Steam-Powered Trains
6. Big Sky
7. Sitting By The Riverside

Lato 2
1. Animal Farm
2. Village Green
3. Starstruck
4. Phenomenal Cat
5. All Of My Friends Were There
6. Wicked Annabella
7. Monica
8. People Take Pictures Of Each Other